Roma, svolta Gualtieri sui rifiuti: “Con il nuovo termovalorizzatore meno il 90% delle discariche”

Un "termovalorizzatore a controllo pubblico" che permetterà di "abbattere del 90% l'attuale fabbisogno di discariche" e mettere Roma "al pari con le grandi capitali del nord Europa".

Foto Roberto Monaldo / LaPresse in foto Roberto Gualtieri

ROMA – Un “termovalorizzatore a controllo pubblico” che permetterà di “abbattere del 90% l’attuale fabbisogno di discariche” e mettere Roma “al pari con le grandi capitali del nord Europa”. L’annuncio di una svolta sul ciclo dei rifiuti della Capitale arriva dal sindaco Roberto Gualtieri. Che interviene per un’ora in Aula ‘Giulio Cesare’ durante il Consiglio straordinario dell’assemblea capitolina richiesto dalle opposizioni sulla ‘Gestione dei rifiuti nell’immediato futuro e realizzazione dell’impiantistica di smaltimento e valorizzazione nel medio lungo periodo’. “Ci permetterà di chiudere il TMB di Rocca Cencia, come chiedono da tempo i cittadini di quel territorio”, illustra l’ex ministro dell’Economia.

“Il nuovo impianto da 600mila tonnellate e l’insieme del nostro piano – sciorina numeri e percentuali il primo cittadino – determineranno una riduzione delle emissioni di ben il 44%, con un meno 15% su emissioni per attività di trasporto, meno 18% sull’impiantistica e meno 99% sulle emissioni da discarica. Sarà possibile produrre il fabbisogno di energia elettrica di 150mila famiglie l’anno e risparmiare il gas utilizzato da 60mila famiglie l’anno. La completa chiusura e autonomia del ciclo dei rifiuti consentirà un abbattimento dei costi di trattamento che ci permetterà di ridurre la Tari di almeno il 20%”.

Parla di “svolta alla politica dei rifiuti” per “risolvere una volta per tutte il problema” anche il segretario del Partito democratico, Enrico Letta, commentando su Twitter. “Ottima decisione. Adesso è importante che la Regione e Zingaretti cambino rapidamente il piano regionale sui rifiuti che non prevede un termovalorizzatore”, affonda Carlo Calenda, avversario di Gualtieri alle amministrative 2021. Pezzi delle opposizioni in Campidoglio plaudono in aula alla scelta della giunta e promettono collaborazione alla giunta. Ma non rinunciano a qualche stoccata: “Felicitarsi per quello che la Lega chiede da sempre – dice il deputato e coordinatore in Lazio del partito di Matteo Salvini, Claudio Durigon -. Con il termovalorizzatore, Gualtieri non solo demolisce il piano rifiuti di Zingaretti e 10 anni di non politiche regionali in materia, ma di fatto realizzerà un pezzo del programma della Lega”.

Sulla stessa linea del Carroccio Annagrazia Calabria, onorevole di Forza Italia: “Da anni chiediamo che venga completato il ciclo dei rifiuti a Roma, affinché questi vengano usati come risorsa per la produzione di energia attraverso i termovalorizzatori. Invece abbiamo continuato a spendere soldi per spedirli in giro per il mondo. Ora, finalmente, siamo stati ascoltati. Aspettiamo che all’annuncio del sindaco seguano i fatti, e presto”.

E con i fatti prova a rispondere Gualtieri, ricordando che dal suo insediamento “quella del modello di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti è forse l’eredità più difficile e complessa che ci siamo trovati a gestire” e che “il primo impegno che ci siamo assunti è stato il piano straordinario di pulizia” che ha “reso più efficiente la raccolta, aumentato di 2mila tonnellate i quantitativi settimanali di rifiuti raccolti e rimosso oltre 4mila tonnellate di scarti abbandonati”.

“Progressi tangibili – rivendica il sindaco – ma ancora insufficienti oltre che precari come si è visto nei giorni successivi alla chiusura della discarica di Albano da parte della magistratura, prima in occasione del guasto di un impianto in provincia di Frosinone o più recentemente in occasione dell’afflusso straordinario di turisti a Pasqua”.

di Francesco Floris

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