Gerusalemme, 15 apr. (LaPresse/AFP) – Il premier israeliano Benjamin Netanyahu lancia un messaggio chiaro all’Iran: la sua influenza in Siria è pericolosa, Teheran lo deve capire. Il primo ministro israeliano, che ha espresso il suo “appoggio totale” all’attacco di Washington-Londra-Parigi contro alcuni obiettivi siriani, ha fatto sapere di aver parlato sabato con la sua omologa del Regno Unito, Theresa May.
Netanyahu ha riferito di aver detto a May che il presidente sirano Bashar al-Assad “deve capire che, quando permette all’Iran e ai suoi affiliati di avere una presenza militare nel suo Paese, mette in pericolo la Siria e la stabilità della regione. Netanyahu ha anche chiesto alle potenze occidentali di impedire agli “Stati terroristi” di avere armi nucleari. Anche in questo caso il riferimento è all’Iran, Paese considerato nemico di Israele.
Lo scorso 9 aprile, sette cittadini iraniani erano tra le 14 persone uccise in un attacco contro la base aerea ‘T-4’ in Siria. Damasco, assieme a Teheran e Mosca, sostengono che l’attacco è stato organizzato da Israele, che non ha né confermato né smentito, com’è uso fare. Lo Stato ebraico, in effetti, ha evitato un coinvolgimento diretto nella guerra civile siriana, ma ha portato avanti decine di attacchi aerei per fermare l’influenza in Siria di Hezbollah, potente milizia sciita legata all’Iran. Per quanto riguarda invece l’attacco in Siria di Usa-Gb-Francia, la notte tra venerdì e sabato, per Netanyahu “l’importante messaggio internazionale che ne è esce è di una tolleranza zero verso l’uso di armi non convenzionali”.