Caso Cesaro, Forza Italia rischia l’emorragia di voti

Martusciello entra a ganba tesa, ma agli azzurri servono consensi

Armando Cesaro
Armando Cesaro, consigliere regionale di Forza Italia in Campania e figlio di Luigi

CASERTA (Mauro Mancuso) – L’eurodeputato berlusconiano Fulvio Martusciello non può ancora cantare vittoria: le parole di Antonio Tajani rispetto all’ex capogruppo in consiglio regionale Armando Cesaro non lo pongono fuori dal partito, almeno non ufficialmente. Stando a indiscrezioni interne a Forza Italia, in questa fase ogni aspirante parlamentare tenta di portare acqua al suo mulino e a ‘sfoltire’ la lista di competitor avvalendosi dei rapporti con i big nazionali. E’ il caso di Martusciello, da sempre vicino al vicepresidente azzurro, che approfittando della presenza di Tajani a Napoli ha voluto lanciare un messaggio a chi, come Cesaro, sta prendendo in considerazione l’idea di trovare spazio in altri partiti. “Chi non partecipa alle attività del partito e non sostiene i candidati è fuori”. Questo l’avvertimento del braccio destro dell’ex presidente del Parlamento europeo. Tutto è nato con le Amministrative a Napoli dove Cesaro junior pare aver contribuito a creare la lista civica con Italia Viva e averne sostenuto i candidati. Fatto è che al di là delle ipotesi, sulle pagine social dell’ex capogruppo ancora troneggia la bandiera di Fi, e le foto che dimostrano i buoni rapporti tuttora esistenti con il leader Silvio Berlusconi. Le antipatie personali e i contrasti interni stanno portando, nei fatti, Fi ad autosabotarsi. Negli ultimi anni molti forzisti hanno dismesso la casacca azzurra per indossarne una diversa e a nessuna uscita ‘di peso’ è corrisposto un ingresso altrettanto rilevante. La storia rischia di ripetersi proprio con Cesaro che, così come il padre – il senatore Luigi – non vanta solo un pacchetto di voti importante, ma anche un legame diretto con gli amministratori locali e un forte radicamento sul territorio. Può in questo momento Fi, ridotta al lumicino, fare a meno di esponenti di spicco? La risposta sembra essere no. Perché se è vero che ‘Armando’ si è limitato nell’appoggio al partito ed è meno partecipe è altrettanto vero che i berlusconiani non ne hanno mai preso le difese quando, alle Regionali, è finito sotto il fuoco amico di Salvini e dei leghisti. Sempre stando a indiscrezioni, il giovane berlusconiano si sta guardando intorno ed è già stato contattato da altri contenitori politici. Conviene a Forza Italia fare a meno di Cesaro in vista delle Politiche? Se è una questione di spazi, probabilmente sì, considerato che si sono molto ristretti con la riduzione del numero dei parlamentari e che le percentuali a una cifra non consentiranno, probabilmente, neanche la conferma degli uscenti Paolo Russo, Carlo Sarro, Domenico De Siano, Antonio Pentangelo, Marta Fascina e Gigi Casciello. A questo si aggiungono gli aspiranti senatori e deputati come Martusciello che vorrebbe passare da Bruxelles a Roma, o il capo dell’opposizione in Regione Stefano Caldoro che vorrebbe chiudere la carriera politica in Parlamento. A Fi servono i voti ed è per questo che le parole di Tajani sono risuonate sibilline e non concrete. Del resto, come hanno fatto notare dal partito, non ci sono mai state espulsioni, per contro c’è addirittura stata l’acclamazione per i ‘figliol prodighi’ che dopo aver lasciato Fi per altri partiti hanno deciso di tornarci. Lo strappo in Fi, noto da tempo, si è cronicizzato, e ognuno farà le sue scelte, compreso Cesaro junior che, pare, pur essendo già stato contattato dai renziani, voglia prendere tempo e riflettere sul da farsi senza ‘deludere’ il cavaliere.

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