NAPOLI – Scoprire la Terra imparando a rispettarla. Ora che le regole anti diffusione del Covid si fanno meno severe il turismo trova la sua ripresa, favorita da una primavera che regala belle giornate e temperature miti. Negli ultimi anni, sotto la spinta dell’etica ambientalista, si sta sviluppando una forma green del turismo tradizionale. Tra le diverse forme di turismo “specializzato”, alcune si basano infatti maggiormente sul legame con l’ambiente naturale e l’uso del suolo, come il turismo naturalistico o ecoturismo, nonché il turismo rurale.
PARCHI
Stando a un’indagine dell’Ispra del 2017 i parchi italiani, che rappresentano uno dei principali hotspot turistici con carattere ambientale, ospitano nei propri territori il 26% degli esercizi ricettivi totali e il 30% dei posti letto totali. In Italia esistono 24 parchi nazionali e 147 regionali. Tra i 24 parchi nazionali il numero maggiore di esercizi ricettivi complessivi si riscontra nel Parco dello Stelvio (18% del totale), nel Parco del Cilento, Vallo di Diano e Alburni (12%) e nel Parco del Gargano (10%). A dimostrazione di un comportamento ecofriendly in materia turistica, ci sono 11 parchi nazionali e 17 regionali che hanno ottenuto la Carta europea per il turismo sostenibile nelle Aree Protette (Cets). Detta Carta permette una migliore gestione delle aree protette per lo sviluppo del turismo sostenibile. L’obiettivo è la tutela del patrimonio naturale e culturale e il continuo miglioramento della gestione del turismo nell’area protetta a favore dell’ambiente, della popolazione locale, delle imprese e dei visitatori.
AGRITURISMI
Volano, in particolare in questo periodo dell’anno, gli agriturismi che nei ponti delle feste hanno registrato il sold out. Offrono ospitalità da parte di un’azienda agricola che ha ottenuto l’apposita autorizzazione e ha adeguato le proprie strutture per svolgere tale attività, sono presi in considerazione con l’intento di rilevare quelle forme di attività turistiche integrate nel territorio, atte a diminuire il peso delle infrastrutture sulla biodiversità e sul paesaggio. Strutture green per eccellenza.
TREKKING
L’alternativa più ecologica in assoluto quando si viaggia è muoversi a piedi. Scegliere il trekking è un modo per trascorrere le vacanze viaggiando sempre, senza inquinare con i mezzi di trasporto. In questo caso il viaggio è più importante della meta. Il trekking è uno dei modi migliori per scoprire la natura e regala benefici fisici e psicologici concreti, influendo sulla nostra forma e sull’umore. Quando facciamo trekking dobbiamo ricordarci di rispettare le regole: non accendiamo fuochi, non alteriamo l’ecosistema portando a casa inutili ‘souvenir’ naturali come rami, pietre e foglie e non lasciamo ricordi spiacevoli come plastica e altri rifiuti.
CICLOTURISMO
Possiamo scoprire il mondo in maniera ecologica anche su due ruote: il cosiddetto cicloturismo. Possiamo pedalare in mezzo alla natura, verso città d’arte, antichi borghi o cime solitarie. Tappa dopo tappa il procedere lento della bicicletta permette di apprezzare a pieno il territorio che si attraversa regalando emozioni uniche, e ad emissioni zero.
TRENO
Tra i mezzi di trasporto il treno è sicuramente quello più ecologico. Se dobbiamo raggiungere una meta lontana e non vogliamo inquinare, meglio evitare aerei e navi, che hanno un impatto molto più significativo in termini di inquinamento e consumo di energia.
ALBERGO DIFFUSO
Un modo per viaggiare in maniera green riscoprendo i borghi è scegliere di pernottare in un albergo diffuso. Si tratta di un’impresa ricettiva alberghiera situata in un borgo, formata da più case, preesistenti e vicine fra loro, con gestione unitaria e in grado di fornire servizi alberghieri a tutti gli ospiti. L’albergo diffuso è una soluzione che incontra sempre più favori, soprattutto in piccoli centri, in virtù del fatto che contribuisce a coniugare il mantenimento e la valorizzazione dell’esistente, con lo sfruttamento turistico degli stessi luoghi, con particolare riferimento ai centri storici.
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