Mafia, Fiammetta Borsellino: “Mio padre e Falcone abbandonati dai colleghi magistrati”

Le parole della figlia del magistrato ucciso 30 anni fa

Foto LaPresse Torino/Archivio storico Storico 1992 Paolo Borsellino Paolo Emanuele Borsellino (Palermo, 19 gennaio 1940 ? Palermo, 19 luglio 1992) è stato un magistrato italiano. Assassinato da cosa nostra assieme a cinque agenti della sua scorta nella strage di via d'Amelio, è considerato uno dei personaggi più importanti e prestigiosi nella lotta contro la mafia in Italia, insieme al collega ed amico Giovanni Falcone. nella foto: Falcone e Paolo Borsellino neg 920742 Photo LaPresse Turin/Archives historical Hystory 1992 Paolo Borsellino in the photo: Falcone and Paolo Borsellino

MILANO – “Dopo la strage di Capaci disse a mia: ‘La mafia ucciderà anche me quando i miei colleghi glielo permetteranno, quando Cosa nostra avrà la certezza che adesso sono rimasto davvero solo’. Io da figlia sono consapevole che mio padre è morto perché è stato abbandonato dai suoi colleghi”. È quanto dichiara in un’intervista a Repubblica, Fiammetta Borsellino, figlia del magistrato ucciso 30 anni fa.

“Non è questa città che ha ucciso mio padre e Giovanni Falcone – continua Borsellino -. Sono passati 30 anni e ormai ci siamo rassegnati all’idea che noi familiari di tutte le vittime di stragi non avremo mai una verità giudiziaria. Perché nessuno ha voluto guardare dove si doveva guardare da subito: a quel palazzo di giustizia covo di vipere, come lo chiamava mio padre. Lui e Giovanni Falcone, almeno nell’ultimo anno della loro vita ne avevano piana consapevolezza”.

(LaPresse)

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