Balneari del Casertano, barricate per i permessi

Trentamila aziende a rischio, i titolari dei lidi casertani in pressing sul governo

CASERTA – La questione balneari tiene con il fiato sospeso gli imprenditori del settore. Marcello Giocondo, responsabile del Sindacato italiano balneari, ha incontrato in diverse occasioni il ministro del Turismo Massimo Garavaglia con cui ha affrontato l’argomento della messa a gara delle concessioni: “Abbiamo ricevuto rassicurazioni dal ministro e sappiamo che c’è un’attenzione reale sui balneari. Tuttavia le parole non ci bastano più”.

Giocondo ha inoltre sottolineato che gli imprenditori al momento sono fermi perché si ha paura ad investire in un clima di incertezza: “Un futuro senza certezze è un futuro senza imprese – ha commentato – dobbiamo inoltre fare i conti con i ritardi accumulati dalle istituzioni. Indicativo è il fatto che la Regione Campania dopo 30 anni sta preparando il piano spiaggia. E siamo ancora alla fase preliminare”.

Il referente Sib inoltre fa un’analisi delle problematiche specifiche del litorale domizio: “Un imprenditore che vuole investire e lavorare sulla costa casertana deve tenere conto del degrado che affligge queste zone, dell’inquinamento del mare e del territorio, dei danni provocati dall’erosione della costa, del disagio sociale. Castelvolturno è interessata dalla presenza di immigrati che occupano le case e che non si riesce a far sloggiare. Si è parlato tanto di recupero di queste zone e di progetti per la riqualificazione, del Masterplan di cui non è rimasto nulla se non un mucchio di carta”, ha concluso il referente del Sib.

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