ROMA – “Non ci può essere felicità dopo la morte di nostro figlio e anche una sentenza favorevole non cambia le cose. Ci siamo guardati con mia moglie e mia figlia, ci siamo detti che il fantasma di uno scandaloso omicidio colposo è stato esorcizzato, che un passo in avanti verso la verità e la giustizia è stato fatto anche in Spagna. Ma è solo l’inizio, non può bastare”. Lo ha detto Luigi Ciatti, padre di Niccolò, in un’intervista al Corriere della Sera. “Temiamo che Bissoultanov possa fuggire. È a piede libero, purtroppo. Non ha il passaporto, ma già una volta è scappato in Germania e potrebbe tentare un’altra fuga chissà dove. Ha l’obbligo di firma, una volta alla settimana, chiedo alle autorità spagnole di tenerlo d’occhio, di fare qualcosa in più. Non solo perché potrebbe sottrarsi alla pena. Questo picchiatore è una persona pericolosa, capace di tutto. Uno spietato picchiatore riconosciuto colpevole di omicidio volontario non può andarsene a giro come un onesto cittadino”, aggiunge. E l’8 giugno inizierà il processo pure in Italia. “Chiedo solo giustizia. La procura romana è stata eccezionale, ha spiccato un ordine di cattura internazionale che ho consentito di bloccare la fuga di Bissoultanov. Sono certo che se il dibattimento spagnolo si fosse celebrato in Italia il ceceno avrebbe preso l’ergastolo e sarebbe stato condannato anche il suo complice Movsar Magomadov che invece qui in Spagna è stato assolto. Vedremo che cosa succederà a Roma. Io sono fiducioso, seguirò anche questo processo”.
(LaPresse)