Roma, 17 apr. (LaPresse) – “Non capisco per quale ragione Renato Vallanzasca, condannato a quattro ergastoli e a 295 anni di carcere, responsabile dell’uccisione di almeno tre servitori dello Stato, debba ottenere un regime cautelare alternativo al carcere.
Ma perché? Anche se ha scontato oltre 45 anni di carcere la sua pena non è estinta e il fatto che abbia scontato così tanti anni di carcere non deve rappresentare un’eccezione ma dovrebbe essere la regola che un ergastolano sconti la sua pena fino all’ultimo giorno. Vallanzasca resti in galera, per rispetto delle sue vittime”.
Lo afferma il sen. Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato.