TORINO – “Noi siamo coerentemente a favore di un impegno straordinario contro il cambiamento climatico. E sosteniamo le iniziative europee che vanno in questa direzione, mantenendo la necessaria attenzione ad alcune delle principali specificità italiane. La destra italiana si è mossa esattamente nella direzione opposta preferendo il fossile al green”. Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, in un’intervista a La Stampa. Sul Fit for 55, “in parte quel pacchetto di norme è stato azzoppato. Deve tornare in commissione per cercare di poter ripartire. Altre sono state approvate, passi avanti ci sono”. L’intesa sul salario minimo trovata a Bruxelles “per noi è un’ottima notizia, è necessario applicare la direttiva dell’Unione europea in tempi rapidi, perché l’Italia è uno dei sei Paesi in Europa in cui non c’è il salario minimo. Ci lavoreremo, per noi è un impegno fondamentale su cui c’è già un’intesa con il M5S. Non vedo come la destra possa essere contraria all’idea della dignità del lavoro e all’applicazione del salario minimo a partire da alcune tipologie di lavoro già contrattualizzate”. ‘Il 21 giugno ci sarà il voto in Parlamento sulle comunicazioni del premier Draghi sulla guerra in Ucraina: teme fibrillazioni nella maggioranza di governo con M5S e Lega? Le posizioni del Pd sul conflitto non rischiano di alienarvi parte dei consensi della vostra base più sensibili al pacifismo?’ “Noi siamo per la pace – sottolinea Letta -. Ma la pace passa dalla fine dell’invasione in Ucraina voluta dalla Russia, invasione che l’Europa unita deve impegnarsi a far cessare. Noi sosteniamo questo governo e lavoriamo affinché vada avanti: sono convinto che il 21 giugno il Parlamento confermerà la propria fiducia in questo esecutivo”.
(LaPresse)
