I deluchiani ‘trombati’ nelle società partecipate

NAPOLI (Mauro Mancuso) La storia si ripete e le partecipate regionali diventano il premio fedeltà che il governatore Vincenzo De Luca concede a chi lo ha sempre sostenuto senza creargli problemi. Leo Annunziata, che si è dimesso da segretario regionale del Pd più di tre mesi fa, è stato nominato amministratore unico della Scabec, la partecipata della Regione che si occupa dell’organizzazione e della promozione degli eventi e dei luoghi della cultura, già finita all’attenzione delle cronache per l’inchiesta sui conti e sulle assunzioni. Il cerchio magico deluchiano può dormire sogni tranquilli; se si manca l’elezione o si perde una poltrona di rilievo all’interno del partito ci pensa il presidente a rimettere in sella i ‘trombati’, assegnando loro incarichi di prestigio. Non è la prima volta che succede, basta fare qualche passo indietro nel tempo per scoprire, o semplicemente ricordare, che a precedere Annunziata è stata Assunta Tartaglione anche lei ex segretario del Pd campano che ha chiuso l’esperienza alla Scabec, annunciando il cambio al vertice e ringraziando il Cda, il numero uno di palazzo Santa Lucia e augurando buon lavoro al collega piddino.

La nomina di Annunziata ha fatto rumore anche in casa dem, considerato che solo qualche mese fa il coordinatore lasciava la guida della segreteria campana motivando la scelta con generici “motivi personali”. Guidare la Scabec non sarà meno complicato che guidare il Pd. Pur lasciandosi alle spalle la ‘direzione’ di un partito diviso al proprio interno tra correnti e sottocorrenti che in vista delle Politiche per ottenere una candidatura sono pronti a farsi lo sgambetto tra loro, con il nuovo incarico non mancheranno gatte da pelare. La prima è relativa agli interrogativi sollevati dal consigliere regionale della Lega Severino Nappi, componente della commissione Trasparenza, che ha presentato un’interrogazione per “fare luce sulla crisi finanziaria della società partecipata”. “De Luca faccia chiarezza sul caso della proroga dei dipendenti di Scabec Spa – ha ammonito il leghista – finalizzata alla successiva stabilizzazione dei lavoratori. Chiarisca con quali risorse finanziarie intende provvedere alla copertura della spesa”. Ma sono richiesti chiarimenti anche “sulla proroga dei contratti a tempo determinato dei propri dipendenti, finalizzata alla stabilizzazione degli stessi e su cui insiste il dubbio ‘ab origine’ sulla regolarità del procedimento di reclutamento in assenza di una programmazione di attività da farsi senza alcuna certezza sulla copertura finanziaria necessaria a sostenere la spesa dei futuri contratti e senza che pavimenti vi sia a conoscenza di un intervento del socio unico Regione Campania volta a ritirare il cospicuo deficit finanziario accumulato soluzione imprescindibile per rendere la società competitiva sul mercato”. 

Se all’interrogazione si può sfuggire, al peso dell’inchiesta sui conti e sulle assunzioni no.  Chissà che Annunziata, visti i problemi irrisolti legati alla Scabec, non arrivi perfino a rimpiangere la guida del Pd campano.

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