NAPOLI – Con una manovra a tenaglia ieri i finanzieri del Comando Provinciale di Napoli guidati dal generale Domenico Napolitano su ordine della Procura di Napoli hanno effettuato dei controlli al Centro Sportivo di Castelvolturno e alla sede della FilmAuro a Roma. Le perquisizioni sono state svolte nell’ambito dell’inchiesta in cui risultano indagati il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, la moglie Jacqueline Baudit, i figli Edoardo e Valentina e l’ad Andrea Chiavelli. De Laurentiis è indagato per dichiarazioni fraudolente e falso in bilancio. I vice presidenti Jacqueline Baudit ed Edo e Valentina De Laurentiis e l’amministratore delegato Andrea Chiavelli, invece, sono stati iscritti nel registro degli indagati soltanto per falso in bilancio. Il documento contabile di riferimento è quello presentato nel 2021 che fa riferimento all’esercizio 2020 caratterizzato dall’acquisto di Victor Osimhen valutato circa 80 milioni di euro. Il nigeriano venne prelevato dagli azzurri dal Lille nel luglio del 2020. I due club si accordarono per il pagamento di 50 milioni, dilazionato in cinque anni, più il trasferimento dei cartellini dal Napoli al Lille di Orestis Karnezis, Claudio Manzi, Ciro Palmieri e Luigi Liguori. Due precisazioni in merito. La prima riguarda il fatto che questi quattro calciatori non fanno più parte della squadra francese. La seconda, invece, fa riferimento al fatto che il filone nacque d’Oltralpe, dove vennero scandagliati i conti del Lille per accertare le presunte irregolarità. Al momento nessun provvedimento è stato adottato sia nei confronti dei dirigenti del club francese sia nei confronti dello stato maggiore del Napoli. Inoltre, dettaglio tutt’altro che trascurabile, per questa faccenda il club azzurro e il presidente Aurelio De Laurentiis sono già stati prosciolti dopo due gradi di giustizia sportiva. E’ ovvio che la giustizia ordinaria e quella sportiva viaggino con modalità e tempi diversi. I finanzieri intendono capire se i dirigenti del Napoli si siano resi responsabili di sovrafatturazione. Per farlo, stanno cercando di capire il reale valore di mercato che all’epoca avevano i quattro calciatori spediti dal Napoli al Lille per abbassare la parte cash del pagamento di Osimhen. Qualora secondo i finanzieri le stime fossero più basse, a quel punto nel bilancio presentato dal club azzurro nel 2021 e facente riferimento all’esercizio 2020 sarebbe stato inserito l’acquisto di Osimhen con un importo più alto di quello che corrisponde alla realtà. Per alcuni dei reati ipotizzati si rischia anche il carcere. L’iter è appena iniziato.
Già assolto dalla giustizia sportiva
Come nella giustizia ordinaria, anche in quella sportiva un soggetto non può essere giudicato più di una volta per lo stesso reato. Per l’acquisto di Victor Osimhen dal Lille per 80 milioni di euro, coperti parzialmente dalla cessione al club francese di Karnezis, Palmieri, Manzi e Liguori, il Napoli e il presidente Aurelio De Laurentiis hanno dovuto fare i conti con le indagini della Procura della Figc. Dopo due gradi di giudizio il club e il presidente sono stati prosciolti. Il procedimento potrebbe riaprirsi soltanto in presenza di nuovi elementi che non sono stati presi in considerazione dagli 007 della Figc. Nei prossimi giorni il Procuratore Federale chiederà l’accesso agli atti per capire se ci sono gli estremi di una difficile riapertura del caso.
Adl è all’estero
Quando i finanzieri si sono presentati negli uffici della sede della FilmAuro a Roma, non sono stati accolti dal presidente Aurelio De Laurentiis, che attualmente è all’estero. Pare che il patron sia negli States, come ogni anno in questo periodo di giugno. Gli uomini delle fiamme gialle hanno sequestrato i documenti relativi all’acquisto di Osimhen. Una parte era stipata a Roma, l’altra nel Centro di Castelvolturno.
© RIPRODUZIONE
RISERVATA