Stanato latitante del gruppo della ’99’

Stanato il latitante del gruppo della '99'
Stanato il latitante del gruppo della '99'

NAPOLI – A tradirlo è stata la voglia di assicurarsi di persona che la gravidanza della compagna procedesse bene. Marco Mosella, 36enne ritenuto vicino al gruppo della ‘99’, articolazione del clan Sorianiello, attivo nel rione Traiano, è stato arrestato dai carabinieri a Lago Patria, nel Giuglianese. In quella zona l’uomo aveva preso in fitto una casa a pochi passi dal mare, per permettere alla compagna di attendere la nascita del loro primo figlio in tranquillità. La scelta è stata scoperta dai carabinieri, che si erano messi sulle tracce del 36enne, irreperibile dal 4 marzo scorso, quando sfuggì alla cattura. Mosella, infatti, venne ritenuto dal Tribunale del Riesame gravemente indiziato di omicidio, tentato omicidio, porto e detenzione illegale di armi, nonché di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. La decisione portò all’arresto di altri quattro soggetti ritenuti appartenenti al gruppo della ‘99’, che venne portato a termine un mese e mezzo fa. Anche il 36enne era destinatario dell’ordine di carcerazione, ma evitò il blitz. Nella notte tra lunedì e ieri, invece, i carabinieri l’hanno intercettato nell’abitazione in cui viveva la compagna in dolce attesa. Da settimane i militari dell’Arma si erano appostati nelle vicinanze dell’appartamento, aspettando solo il momento giusto per intervenire. L’occasione propizia è stata fornita dallo stesso 36enne, che per rendere visita alla donna, ha messo fine alla sua latitanza che durava da circa 45 giorni. L’uomo ha bussato alla porta dell’abitazione di Lago Patria e ha avuto modo di abbracciare la compagna, prima che i carabinieri facessero irruzione in casa e lo bloccassero. La compagna darà alla luce il loro primogenito tra circa 20 giorni. Arrestato, Mosella è stato portato nel carcere di Secondigliano. Con il rintraccio di Mosella, sono 15 i catturandi arrestati dai carabinieri del Comando Provinciale di Napoli in poco meno di un anno.

Le conseguenze, sodalizio depotenziato: spallata all’asse con Soccavo

Negli ultimi mesi le indagini dei carabinieri e della polizia hanno scoperto l’asse rione Traiano-Soccavo a cui partecipano diversi gruppi criminali. L’intento è mettere all’angolo le cosche rivali e dividersi il controllo delle piazze di spaccio di stupefacenti. Nelle ultime settimane i militari dell’Arma hanno depotenziato il gruppo della ‘99’ con cinque arresti eccellenti. L’ultimo in ordine di tempo è stato quello di Marco Mosella. Il 36enne doveva essere arrestato il 4 maggio insieme ad altri esponenti del nucleo, considerato una derivazione del clan Sorianiello. Quest’ultimo gruppo, secondo le forze dell’ordine, ha stretto un’unione con i Grimaldi, che da poco sono tornati ad affacciarsi a Soccavo, dando vita alla faida con i Vigilia. Si tratta di una guerra di camorra cbe nell’ultimo mese ha registrato due vittime, una per parte. A morire sotto i colpi di pistola sono stati Emmanuele De Angelis, ritenuto vicino ai Vigilia, e Michele Della Corte, storico esponente dei Grimaldi. Questi ultimi cercano alleanza per la controffensiva nei confronti della cosca di via Vicinale Palaziello. Il fatto che il gruppo della ‘99’ abbia subito arresti eccellenti non ha altro che accrescere i problemi del clan che una volta aveva il controllo totale di Soccavo. Dalla scissione nacquero i Vigilia, che dopo aver superato un periodo di difficoltà sono tornati a premere i grilletti. Secondo voci, pare che i Grimaldi siano sul punto di affrontare altre lotte interne. Per questo motivo chiedevano aiuto alle cosche alleate. Visti gli ultimi sviluppi giudiziari, la mano potrebbe non arrivare.

Le indagini dopo l’agguato di Castelvolturno

Marco Mosella sfuggì alla cattura il 4 maggio scorso, quando fu portata a termine l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale del Riesame. Un mese e mezzo fa i carabinieri catturarono Emanuele   Bevilacqua (32 anni), Simone Cimarelli (25 anni), Antonio Marra (32 anni) e Giuseppe Mazzaccaro (43 anni),  ritenuti gravemente indiziati di reati a vario titolo, aggravati dalla finalità di agevolare il gruppo camorristico della “99”.
Le indagini hanno preso il via a seguito dell’omicidio di Desmond Oviamwonyi e del tentato omicidio di Morris Joe Iadhosa, avvenuti il 10 settembre 2020. In quella circostanza, le vittime si erano rese responsabili di aver sottratto marijuana e cocaina ai danni della piazza di spaccio del clan Sorianiello, per un valore di circa 40mila euro, all’interno del complesso abitativo del rione Traiano. In un primo momento il gruppo si era accordato con i due extracomunitari per la restituzione della ‘merce’ in cambio di 2mila euro. La situazione precipitò quando i due insistettero per avere i soldi prima di consegnare il maltolto.

Da sinistra: Emanuele Bevilacqua, Simone Cimarelli, Antonio Marra e Giuseppe Mazzaccaro

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