Rai: domani a Roma il Premio Agnes. Fuortes: “barometro di giornalismo e tv”

Il premio Biagio Agnes sbarca a Roma per la prima volta

Carlo Fuortes (Foto Cecilia Fabiano/ LaPresse)

ROMA – Il premio Biagio Agnes sbarca a Roma per la prima volta. La cerimonia della 14esima edizione, condotta da Mara Venier e Alberto Matano, andrà in scena domani sera a Piazza del Campidoglio e sarà trasmessa alle 23.30 su Rai 1 martedì 5 luglio.

L’organizzazione del premio dedicato allo storico direttore generale della Rai è presieduta e promossa dalla Fondazione Biagio Agnes. Sin dalla prima edizione nel 2009 la Rai segue e documenta la cerimonia trasmettendola in seconda serata su Rai 1.

“Ci teniamo tantissimo a questo premio. Non ho avuto il piacere di conoscere personalmente Biagio Agnes ma ho letto molto di lui e ancora oggi rimane viva la sua presenza così come il suo ricordo e il suo lavoro”, ha detto l’ad della Rai, Carlo Fuortes, in occasione della presentazione nella sede Rai di viale Mazzini a Roma. “Credo che sia una di quelle memorie, di quei pezzi di storia della Rai che devono essere ricordati. Il premio in qualche modo è il barometro della stagione televisiva e giornalistica”, ha concluso Fuortes.

Tra i vincitori di questa edizione, annunciati dal presidente della giuria Gianni Letta, i fotoreporter ucraini Mstyslav Chernov, Evgeniy Maloletka e Vasilisa Stepanenko a cui va il Premio Internazionale, Angelo Panebianco per il giornalismo politico, Monica Guerzoni per la carta stampata e Ileana Sciarra come miglior cronista. Tra i premiati anche il Festival di Sanremo, che sarà rappresentato da Amadeus in occasione della cerimonia.

“Non potevamo non rivolgere un pensiero a quella terra martoriata e premiare tre fotoreporter giornalisti che sotto la guida di un inglese da remoto hanno prestato servizio in questi mesi drammatici per Associated Press”, ha spiegato Gianni Letta, che presiede la giuria, riferendosi al Premio Internazionale. Nel ricordare “la grande opera” svolta in Rai da Agnes, Letta ha sottolineato che i suoi erano “anni di battaglia perché per la prima volta veniva meno il monopolio della Rai e si doveva rispondere a questa offensiva inaspettata”. “Agnes lo ha fatto con una forza e una determinazione, amando questa azienda, ma lo ha fatto con intelligenza e ha vinto”. Poi, rivolgendosi all’attuale amministratore delegato: “Auguro a Fuortes di diventare il terzo dirigente Rai” a lasciare il segno dopo Ettore Bernabei e lo stesso Agnes.

La cerimonia del Premio Agnes in piazza Campidoglio sarà preceduta, alle ore 11 nella Sala Pietro da Cortona – Musei Capitolini, dall’incontro ‘Con le donne verso il futuro dell’Italia’. “Crediamo fortemente che si debbano creare occasioni per aprire un’approfondita riflessione sul ruolo delle donne nel mondo del lavoro. Temi che l’amministrazione del Comune di Roma ha condiviso e apprezzato da subito, uno dei motivi per cui abbiamo accolto con grande entusiasmo l’invito”, ha spiegato Simona Agnes, presidente della Fondazione che porta il nome di suo padre. Soddisfazione per la scelta di Roma è stata espressa da Alessandro Onorato, assessore al Turismo, Grandi Eventi e Sport. “Faremo di tutto perché diventi sede stabile di questa stupenda iniziativa”, le sue parole.

Stefano Coletta, direttore Intrattenimento Prime Time, ha anticipato che nel corso della serata si esibiranno Francesco Gabbani e Tosca. “Avremo anche i due gemelli violinisti che in tempo di lockdown suonavano i Coldplay e il primo ballerino del balletto spagnolo Sergio Bernal Alonso. Ci sarà poi un ricordo dei tanti giornalisti ucraini che hanno lasciato la loro vita sul campo”. E se Matano si è detto “orgoglioso” di poter “rappresentare tutti quei lavoratori Rai che ogni giorno ce la mettono tutta per contribuire a questo grande racconto della realtà che siamo chiamati a svolgere come servizio pubblico”, il pensiero di Venier non può non andare ad Agnes: “Sono molto fortunata perché ho avuto un amico che mi ha fatto da papà, mi ha sempre protetta e mi ha dato buoni consigli, sempre attento a quello che facevo e accogliente nei miei confronti. Biagio c’è, è ancora tra noi e nel mio cuore. L’amicizia con la famiglia va ancora avanti”.

LaPresse

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