KIEV – “Discuteremo un aumento del supporto militare all’Ucraina”. Lo ha assicurato l’Alto rappresentante per la politica estera dell’Unione Josep Borrell durante il Consiglio Affari esteri dell’Ue a Bruxelles – Sono sicuro – ha poi aggiunto – che i ministri raggiungeranno un accordo politico su questo. Ho la speranza che questa settimana sarà possibile raggiungere un accordo per sbloccare il porto di Odessa e gli altri porti ucraini per le esportazioni di cereali ucraini. La vita oltre di decine di migliaia di persone dipende da questo accordo, quindi non è un gioco diplomatico, è una questione di vita e di morte per molti esseri umani. La Russia deve togliere il blocco e consentire le esportazioni, altrimenti continueremo ad accusarli di usarle come un’arma. La Russia – ha concluso – sta continuando a bloccare il grano ucraino, distruggerlo, bruciarlo, continuano a fare bombardamenti indiscriminati di infrastrutture civili”.
Il rilascio
La giornalista Marina Ovsiannikova che durante un telegiornale aveva esibito un cartello di protesta contro la guerra in Ucraina è stata rilasciata dopo poche ore dal suo arresto avvenuto ieri: “Va tutto bene – ha detto – Ormai ho capito che è meglio uscire di casa con il mio passaporto e una borsa”. Il suo avvocato Zakhvatov ha poi confermato che “il fermo era dovuto al sospetto che stesse screditando le forze armate russe”.
L’arresto
Il legale ha poi aggiunto che la sua cliente “è stata arrestata mentre protestava davanti a un tribunale di Mosca, prendendo la parola contro la detenzione dell’oppositore Ilya Yashin, in carcere per aver condannato la guerra in Ucraina. Finora, non risulta esserci un’inchiesta penale nei confronti della giornalista – ha spiegato – Ma il suo arresto davanti al tribunale è arrivato qualche giorno dopo che aveva protestato da sola nei pressi del Cremlino con un cartello che criticava l’intervento in Ucraina voluto da Vladimir Putin”.