AVERSA (Renato Casella) – Una rapina annunciata: così si può definite il raid di ieri mattina alla gioielleria Marotta di via Roma. Giovedì scorso il titolare Gabriele Marotta aveva lanciato l’allarme per rumori sospetti dal sottosuolo, ma dall’ispezione di vigili del fuoco e carabinieri intervenuti sul posto non era emerso nulla. Ieri mattina, però, i timori dell’esercente si sono rivelati fondati. Mancavano pochi minuti alle 10 quando da un foro praticato nel pavimento nell’ingresso sono uscite due persone armate di pistole, Hanno ammanettato il gioielliere e lo hanno costretto ad aiutarli ad aprire la cassaforte. Quindi hanno arraffato tutti gli oggetti preziosi: diamanti, collier, gioielli in oro, orologi. Poi sono fuggiti, sempre per via sotterranea. All’esterno c’era, con ogni probabilità, una terza persona ferma in bici che faceva da “palo”. Il figlio del titolare si è accorto dell’incursione e ha cercato di entrare, ma la porta d’ingresso era bloccata. Ha subito avvisato le forze dell’ordine: per primi sono arrivati i vigili urbani, il cui Comando è molto vicino, poi polizia e carabinieri, ma i banditi avevano già fatto perdere le loro tracce. Sul luogo della rapina sono quindi intervenuti i tecnici della Scientifica per i rilievi. “Quarant’anni di attività buttati via – è l’amaro commento del titolare – la cassaforte è svuotata. La settimana scorsa ho lanciato l’allarme, ma mi è stato detto che era tutto a posto”. Il Comune ha messo a disposizione degli inquirenti i filmati ripresi dalle videocamere installate in strada. Queste riprese potrebbero essere utili a individuare la persona all’esterno che faceva da “palo”.
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