ROMA – Matteo Berrettini soffre ma avanza in semifinale nell’Atp 250 di Gstaad. L’azzurro, al rientro nel torneo svizzero sulla terra rossa dopo essere stato costretto a saltare Wimbledon a causa del covid, dopo l’esordio vincente contro Richard Gasquet non ha avuto vita facile contro Pedro Martinez. Il 26enne romano, numero 15 del mondo e seconda testa di serie a Gstaad, si è imposto per 3-6, 7-6 (7-5), 6-1 dopo oltre due ore e un quarto di lotta. Berrettini è stato a un passo dalla sconfitta, esattamente a due punti dal k.o., dopo essere andato sotto 1-5 nel tie-break del secondo set. Poi, nel momento decisivo, ha infilato 6 punti di fila pareggiando così il conto dei set e volando poi a vele spiegate verso la vittoria, l’undicesima consecutiva tra Stoccarda, Queen’s e Gstaad (eguagliata la striscia tra Queen’s e Wimbledon 2021).
L’azzurro ha tirato fuori il meglio del suo repertorio nei momenti più delicati di un match tra luci e ombre, come confermano i numeri: 15 ace ma anche 5 doppi falli, solo il 57% di prime in campo, due palle break annullate su tre. “Questo è uno sport tremendo: sotto 1-5 nel tie-break pensavo che fosse finita – ha commentato a caldo l’azzurro – poi ho vinto i successivi due punti e mi sono detto: proviamoci. A volte devi riuscire a vincere anche quando la giornata non è delle migliori e poi lui ha giocato benissimo. C’era vento e continuavano a ripetermi che dovevo essere più veloce nel muovere i piedi ma sono parecchio alto e per me non è così facile”. Sabato in semifinale Berrettini troverà dall’altra parte della rete l’austriaco Dominic Thiem, n.274 del mondo in gara con il ranking protetto, vincitore di questo torneo nel 2015. L’azzurro è in vantaggio per 3-2 nei precedenti con il 28enne di Wiener Neustadt, reduce dai quarti a Bastad, e si è imposto negli ultimi due ma l’ex n.3 del ranking mondiale ha vinto l’unica disputata sulla terra battuta, al terzo turno del Roland Garros 2018. “Lui è un grandissimo campione – ha detto ancora Berrettini – e sta recuperando da un infortunio: ho visto qualche game qui e mi pare sulla buona strada. Ci siamo affrontati diverse volte e sono in vantaggio io. Gli auguro il meglio, magari non subito…”.
Sorride anche Lorenzo Musetti, anch’egli in semifinale all’Atp 500 di Amburgo. Il 20enne di Carrara, numero 62 Atp, ha espresso un gioco a tratti spettacolare contro lo spagnolo Alejandro Davidovich Fokina, liquidato con un doppio 6-4 in un’ora e mezza. Musetti, sempre più vicino al suo best ranking (virtualmente è numero 49), ora attende l’argentino numero 30 del mondo Francisco Cerundolo, fresco del primo titolo Atp conquistato la scorsa settimana a Bastad.
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