ROMA – Voli internazionali +124,1%, voli nazionali +33,3%, traghetti +18,7%, alberghi, motel, pensioni +21,4%, ristoranti e bar +4,6%, stabilimenti balneari tra +5% e +15%. Solo il trasporto ferroviario va in controtendenza, con un calo medio dei prezzi del 9,9%. La lista dei rincari per l’estate 2022 diffusi dal Codacons non lascia spazio alle interpretazioni e conferma che quella che si apre in questi giorni sarà una vacanza salatissima, addirittura, calcola l’associazione dei consumatori, la più cara degli ultimi 50 anni. In media una vacanza di 10 giorni in base alle stime del Codacons costa quest’anno tra il 15,5% e il 20% in più sul 2021, considerando le spese per spostamenti, pernottamenti, cibi e servizi, passando da una media di 996 euro a persona del 2021 ai circa 1.195 euro del 2022, con un incremento di spesa che potrebbe raggiungere i 199 euro procapite.
Conto che risulta ovviamente più salato per chi trascorre le vacanze all’estero e deve affrontare tariffe aeree proibitive.
Proprio il capitolo voli è quello che riserva le sorprese più spiacevoli: i voli nazionali costano un terzo in più rispetto allo scorso anno (+33,3%), mentre le tariffe dei voli internazionali sono più che raddoppiate, segnando il record del +124,1%. Non andrà meglio a chi deciderà di muoversi in auto: oggi un litro di benzina costa il 13,4% in più rispetto allo stesso periodo del 2021, mentre il diesel è rincarato del 22,6% su base annua. Sul fronte dei trasporti marittimi, i traghetti registrano aumenti del +18,7%, mentre, unica lieta novella, diminuiscono le tariffe ferroviarie (-9,9% su base annua).
Si apre poi la pagina dei pernottamenti, con le strutture ricettive che hanno applicato rincari elevatissimi: per dormire in albergo, motel e pensioni occorre pagare in media il 21,4% in più rispetto allo scorso anno. Altra voce che registra aumenti pesanti è quella relativa all’alimentazione: bar e ristoranti hanno ritoccato i listini del +4,6%, mentre i generi alimentari costano in media il 9,1% in più. Per visitare musei, parchi e giardini si spende invece il 3,2% in più, mentre andare al cinema, a teatro o a un concerto costa il 2,3% in più. Altra nota dolente quella relativa agli stabilimenti balneari che, in base alle stime del Codacons, hanno applicato sul territorio rincari medi tra il 5% e il 15%, a seconda della località e della tipologia di struttura. Da segnalare infine rincari anche sul fronte dei servizi nautici, con imbarcazioni, motori fuoribordo ed equipaggiamento per imbarcazioni che costano il 14,7% in più.
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