MILANO – “Calenda ha fatto di Fratoianni e sinistra italiana un totem gigantesco, quando evidentemente il nostro accordo, di cui era perfettamente al corrente, proviene da un rapporto storico e nasce soprattutto per il lavoro che abbiamo fatto a livello europeo con i Verdi”. Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, in un’intervista alla Stampa dopo lo strappo di ieri di Carlo Calenda. “Trovo che quanto abbia fatto sia gravissimo nei contenuti e nel metodo. Non ho capito e non credo siano facilmente comprensibili” le motivazioni di Calenda per rompere l’alleanza.
In ogni caso, secondo Letta, “Renzi e Calenda sono stati eletti entrambi col Pd. Sono loro ad avere un problema, non noi. Devono spiegare all’opinione pubblica quello che mi sembra evidente: non riescono a stare in un gioco di squadra. O comandano o portano via il pallone. Questa logica del centro è residuale rispetto ai comportamenti individuali, non c’è una strategia politica. E visto che non vedo una folla di elettori leghisti o di Fratelli d’Italia che corrono verso di loro, è un modo per aiutare Meloni e Salvini, non per contrastarli”. In ogni caso, conclude Letta, nessun accordo in vista con il M5S: “Gli accordi sono chiusi: da oggi ognuno fa la sua corsa”.
(LaPresse)