MILANO (Francesco De Sio) – Renato Vallanzasca resta in carcere. Il tribunale di Sorveglianza di Milano ha respinto le richieste di liberazione condizionale e di semilibertà presentate dalla difesa del protagonista della mala milanese negli anni ’70 e ’80 condannato a 4 ergastoli e a 296 anni di carcere.
Vallanzasca avrebbe avuto negli ultimi anni un “cambiamento profondo”, “intellettuale ed emotivo”, e “non potrebbe progredire” continuando a stare in cella. E’ con queste motivazioni che la direzione della casa di reclusione di Bollate, in una relazione firmata da un’equipe di esperti, ritiene che al ‘bel René’ possa essere concessa la liberazione condizionale, ossia possa finire di scontare la pena fuori dal carcere in regime di libertà vigilata.
L’uomo nel frattempo sta seguendo un percorso di “giustizia riparativa” e qualche mese fa ha incontrato Giovanni Ricci, figlio di Domenico, uno degli uomini della scorta di Aldo Moro uccisi in via Fani.