CASAL DI PRINCIPE – Se per raggiungere la piazza, mercoledì sera, Pietro Salzillo, muratore 55enne, avesse attraversato qualsiasi altra strada e non quella dove era fermo in auto F.P., probabilmente ora starebbe a casa sua. Ed invece, da ieri pomeriggio, si trova nel carcere ‘Francesco Uccella’ di Santa Maria Capua Vetere con l’accusa di tentato omicidio, porto illegale di arma e ricettazione.
Il destino può rivelarsi crudele. E stavolta si è dimostrato tale facendo incontrare i due e rendendoli protagonisti di una violenta lite innescata da banali motivi legati alla viabilità. Si conoscevano da diversi anni. Tra loro, prima di mercoledì, a quanto pare, non c’erano mai stati screzi. F.P. in macchina occupava l’intera carreggiata parlando con un altro concittadino. Dietro, fermo ad aspettare che si facesse da parte, c’era Pietro. Suona il clacson, Panaro reagisce male e la discussione diventa incandescente. E non finisce al botta e risposta dai toni decisamente poco eleganti: se le promettono. Il 55enne ritorna a casa e, stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, prende il fucile modello Safari che aveva nell’abitazione. Dopo poco si rivedono in via Ginevra, una traversa di viale Europa. Di nuovo un’accesa lite, ma Pietro avrebbe preso l’arma ed esploso un colpo. Fortunatamente, però, il proiettile non raggiunge F.P.: impatta contro la portiere di un’automobile. Tragedia sfiorata. Poco dopo giunge sul posto la polizia allertata dalla vittima. I primi ad arrivare sono gli agenti del posto fisso di Casapesenna, coordinati dal vicequestore Maria Chiara Bacca, e successivamente anche il personale del commissariato di Aversa, diretto dal dirigente Antonio Sepe. Fermato Salzillo è stato sottoposto allo stub. Raccolte le prove (la scientifica è stata impegnata per diverse ore) il pm Fabio Sozio della Procura di Napoli Nord ha disposto l’arresto. L’udienza di convalida non è stata ancora fissata. Ad assistere Salzillo è l’avvocato Pasquale Diana.