Elezioni, per Lotito Amatrice è in Abruzzo: è bufera. Lui attacca: “Ignoranti dovrebbero studiare”

“Lo ammetto, non conosco il Molise ma conosco una regione molto simile, l’Abruzzo, perché mio nonno era di Amatrice”.

Foto Valerio Portelli / LaPresse in foto Claudio Lotito

CAMPOBASSO – “Lo ammetto, non conosco il Molise ma conosco una regione molto simile, l’Abruzzo, perché mio nonno era di Amatrice”. Claudio Lotito cerca l’affinità con la regione sulla quale è candidato all’uninominale del Senato col centrodestra, uno dei seggi considerati sicuri sul quale Silvio Berlusconi e Antonio Tajani lo hanno fortemente voluto, e al suo debutto nella “regione fantasma, perché invisibile e non ascoltata da nessuno”, come dice prima della convention azzurra a Campobasso, trova l’affinità con Amatrice, provincia di Rieti, nel Lazio. E firma una dichiarazione che fa il giro delle redazioni e dei social, diventando una gaffe virale e facile motivo di attacco per gli avversari politici. “Uno che non sa nemmeno che Amatrice, comune simbolo del terremoto, si trova nel Lazio, che può sapere dei problemi e della geografia di questa terra?”, commentano dal Pd, da Sinistra Italiana e da Unione Popolare.

Il patron della Lazio, la squadra che ha portato in serie A, rivendica i successi sportivi e finanziari come “fatti concreti contro le chiacchiere, io sono un combattente e mai un reduce” alla presenza del coordinatore nazionale azzurro Tajani (“Lotito è un grande imprenditore, con lui il Molise passerà nella serie A delle regioni”), dell’eurodeputato molisano Aldo Patriciello (“Meglio un Lotito che mille pentastellati che non hanno fatto nulla per il Molise in 5 anni di governo”) e del leader Udc Lorenzo Cesa (“mi auguro che Anna Elsa, Nicola e Armandino arrivino in Parlamento” afferma sponsorizzando i candidati di Fi malgrado la lista centrista in corsa).

Nel frattempo la svista in geografia ispira post ironici e commenti social a centinaia, diventa un tormentone, gareggiando con quello – noto pure a Lotito – del Molise che non esiste. Lui non rettifica, e al telefono con LaPresse si scaglia contro “gli ignoranti che dovrebbero mettersi a studiare, anche nei giornali, anzi soprattutto lì”. Rispolvera la storia ottocentesca e fornisce la sua versione: “Si stanno divertendo a scrivere male di me strumentalizzando un errore che errore non è, io ho detto che pur non conoscendo il Molise conosco le sue peculiarità perché è territorio molto simile all’Abruzzo, dove è nato mio nonno, che era di Amatrice e che è nato lì quando Amatrice faceva parte degli Abruzzi e della provincia de L’Aquila. Anzi – aggiunge – c’è un tentativo di referendum per riportare Amatrice a L’Aquila. Chi deve mettersi a studiare non sono certo io che Amatrice la conosco benissimo e so perfettamente dov’è: ho una bellissima azienda agricola di 300 ettari e tre ville”.

Meno dettagli sull’errore relativo a Campitello Matese, che diventa Civitello Matese: “Può capitare, ma ora mi trasferisco in Molise per la campagna elettorale e imparerò i nomi di tutti i paesi a memoria”.

Di Monica Vignale

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