NAPOLI – Aniello Cutolo è stato sottoposto all’esame dello stub dai carabinieri, dopo l’omicidio di Sergio Capparelli in via Marco Aurelio al rione Traiano. I militari dell’Arma hanno raggiunto l’abitazione del 45enne, nipote del boss Salvatore Cutolo, detto borotalco. Qui hanno effettuato gli accertamenti tecnici, per rilevare eventuali residui di sparo sulle mani. Non si conosce l’esito. Va detto, che oggi è quasi immediato e non bisogna più attendere i risultati da Roma. Il tutto è sul tavolo della Procura. Intanto la magistratura va avanti, non ha emesso provvedimenti cautelari. Si tratta di verifiche delle forze dell’ordine, dopo i primi elementi raccolti nel sopralluogo.
Aniello Cutolo è stato ascoltato dagli investigatori in merito alla vicenda. Difeso dall’avvocato Vincenzo Strazzullo. Nel frattempo sono state sentite anche altre persone: i carabinieri cercano i testimoni dell’agguato nella notte tra mercoledì e giovedì nel rione della ‘44’.
Il 53enne è stato ucciso con sette colpi di pistola davanti casa. Non avvertiva il pericolo. E non ha tentato la fuga. Almeno non subito: si è voltato solo dopo i primi spari ed essere stato ferito. Colpito alla schiena, è caduto a pochi metri dal cancello.
Gli abitanti hanno avvertito le forze dell’ordine. I carabinieri in meno di dieci minuti erano sul posto. Le tre di notte.
La ‘44’ è considerata la roccaforte dei Cutolo, che sono in guerra con i Puccinelli-Petrone. La vittima però non è vicina a clan. E gli inquirenti hanno cominciato a scavare nel passato, fino a trovare un precedente per violenza sessuale. La Procura ipotizza si sia trattato di una vendetta.
Delitto Capparelli, stub per Cutolo
I carabinieri a casa del nipote del boss: lo hanno sottoposto al test per rilevare eventuali residui di polvere da sparo sulle mani