MADDALONI – Cimitero, i cittadini che si recano a fare visita ai cari defunti lamentano: i parcheggiatori abusivi fanno estorsioni sulle auto lasciate in sosta chiedendo soldi per l’auto in sosta. Stando alle loro testimonianze, chi non paga viene trattato con modi ruvidi. Intanto in tema di parcheggi lo spazio sottostante il cavalcavia è stato chiuso, addio ai posti auto per decine di vetture utilizzate da persone che raggiungevano la stazione ferroviaria o si recano in città per altre incombenze, anche legate al lavoro. La protesta dei pendolari della ferrovia e di altri cittadini per la decisione presa senza alcun preavviso. Una donna, in rappresentanza di quanti quello spazio lo utilizzavano per parcheggiare l’automobile, afferma rivolgendosi agli amministratori comunali di Maddaloni: “Vorrei invitarli a riflettere su disagi causati ai pendolari che di buon mattino parcheggiano per recarsi in stazione, ai cittadini che vivono nei paraggi e non possono permettersi di pagare un garage, un posto auto privato o un abbonamento per parcheggiare nelle strisce blu, a tutti quelli che per fare shopping al centro lasciavano la macchina in tutta tranquillità”. Qualcuno però quella chiusura la ritiene dovuta ed utile. “È stato chiuso per un motivo ben preciso, c’era troppa immondizia e stanno cercando di rimuoverla. Camminando a piedi si evita anche il traffico. Maddaloni non è una metropoli, eppure nelle grandi città vengono usati monopattino e bici elettriche” ha affermato una donna. Stando a fonti ufficiose del Comune pare che la zona sotto il cavalcavia sia stata momentaneamente chiusa in attesa dell’entrata in funzione delle telecamere per la videosorveglianza che serviranno anche a smascherare chi in quella zona ci si reca non per parcheggiare ma per abbandonare rifiuti di ogni tipo. La lotta all’abusivismo ambientale e ai sacchetti selvaggi anche in centro prevede 38 telecamere per la sorveglianza, 11 erano inattive da 4 anni. Si riparte dalle telecamere della videosorveglianza e soprattutto dal loro funzionamento. Undici apparecchi non erano funzionanti dal 2018.
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