Napoli, centro storico invaso dai rifiuti

Napoli, il centro storico invaso dai rifiuti
Napoli, il centro storico invaso dai rifiuti

NAPOLI – La recentissima seduta della commissione consiliare Ambiente, presieduta da Carlo Migliaccio (Insieme per Napoli Mediterranea), ha riportato i riflettori sulla questione dell’igiene urbana in città, con tutte le controversie legate in particolare al servizio nel centro storico. Il componente di maggioranza della commissione Nino Simeone (Napoli Libera), fra i partecipanti ai lavori, esorta tutti a “capire cosa vogliamo veramente fare sul tema della spazzatura. Per me una maggiore presenza di cestini nel centro storico ci vuole e servono anche più addetti alla raccolta, ma gli esercenti, soprattutto quelli del settore ristorazione, devono darci una mano, visto che la stragrande maggioranza di chi sporca sono i turisti. Se i cestini installati da Asìa non bastano, mettano a disposizione loro dei contenitori per la raccolta differenziata: così si rende ancora più bello il patrimonio storico della città”. 

Il discorso, puntualizza Simeone, vale anche per le zone più periferiche, “ma al momento non abbiamo gli uomini. I 70 addetti aggiunti nel centro storico stanno dando risultati, la zona ora è più pulita. Quando le procedure del concorso di Asìa saranno concluse e le assunzioni saranno effettive (entro il 20 novembre dovrebbe essere pubblicata la graduatoria del concorso, per poi completare le assunzioni entro fine anno, ndr), bisognerà fare in modo di organizzare il servizio in maniera capillare anche nelle periferie: non c’è scritto da nessuna parte che corso Secondigliano, via Epomeo, corso San Giovanni, per fare degli esempi, non meritino un servizio adeguato solo perché non ci sono flussi di turisti”. Si pongono comunque, ricorda il consigliere, anche problemi tecnici legati alla raccolta:  è difficile fare entrare i camion per prelevare i rifiuti dalle campane in molte strade strette della città. E i contenitori interrati (proposta lanciata l’altro giorno su “Cronache” dal componente di minoranza della commissione Toti Lange) vanno bene, ma non risolvono il problema del prelievo: “Ne abbiamo uno al Vomero, all’incrocio fra via Scarlatti e via Giordano, ma lì i mezzi ce la fanno a passare, mentre in altri punti della città è impossibile”. 

Nel corso della seduta di commissione, ilpresidente dell’Osservatorio Unesco Gennaro Rispoli ha ricordato che il centro cittadino risente di numerose situazioni di illegalità collegate al posizionamento dei cassonetti e al conferimento scorretto dei rifiuti. Rispoli ha invocato rimedi rapidi sia per le condizioni igienico sanitarie, in peggioramento, sia per riabilitare l’immagine della città. 

C’è poi la questione degli impianti: il bando per il biodigestore, scaduto a settembre, è andato deserto e ora si sta preparando un bando con nuove risorse regionali, con la gara che dovrebbe partire tra qualche settimana. 

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