CASERTA (Roberto Della Rocca) – E’ stato il sindaco di Riardo Armando Fusco a fare la prima mossa in quella che potrebbe senz’altro essere definita la ‘guerra dell’acqua’ che è destinata a far discutere molto da qui alle prossime settimane. Il sindaco Fusco è intervenuto duramente dopo che la Regione Campania (Attività Artigianali, Commerciali e Distributive Cooperative e relative Attività di Controllo) ha riconfermato alla società Ferrarelle il diritto di ‘coltivare’ (questo il termine tecnico) il giacimento di acque minerali in località ‘Fonte del Monte’ in località Carboni. La Regione, però, nel riconfermare il diritto dell’azienda di Carlo Pontecorvo a prendersi l’acqua minerale che sgorga tra Riardo e Rocchetta e Croce apponendoci sopra la sua etichetta, è andata oltre il limite. Questa almeno l’opinione del sindaco di Riardo che non esita a definire ‘illogica’ la decisione assunta a Napoli. L’illogicità sta tutta nelle proporzioni della concessione che va, ben oltre, la fonte del Monte. Per la precisione, come riportato dalla giunta comunale di Riardo la Regione ha vincolato per la Ferrarelle una superficie di 174,42 ettari (prevalentemente sul territorio di Riardo). Un’area sproporzionata che comprende sì la fonte dell’acqua ma anche i boschi che rientrano nella perimetrazione della comunità montana del Monte Maggiore, i canali per la regimentazione delle acque meteoriche provenienti dalla montagna (Rio Maltempo e Rio dell’Acqua Salata da manutenere e monitorare per evitare frane), così come beni vincolati dal Codice dei Beni Culturali (il ponte Romano o Pisciariello) e addirittura strade, fabbricati e aree urbanizzate. Case, terreni, strade, boschi, stabilimenti, finiti in concessione alla Ferrarelle che, tutto sommato, si trova a gestire il business perfetto visto che la regione gli mette a disposizione le concessioni gratuitamente per estrarre la minerale e rivenderla. Di fronte alla comunicazione della Regione il primo cittadino non ha esitato e ha riunito la giunta per adottare la delibera 162 con cui ha intenzione di contrastare, e seriamente, la decisione presa. “E’ una decisione illogica e immotivata quella assunta dall’amministrazione regionale. In vista della prossima conferenza dei servizi abbiamo deciso non solo di contestare il provvedimento ma anche di acquisire tutti i pareri degli organi sovra-comunali che devono esprimere la propria opinione sulla concessione” le parole del sindaco Armando Fusco a Cronache. L’intenzione è quella di coinvolgere la Comunità del Monte Maggiore, che si vedrebbe sottratta di aree boschive cedute al privato, così come la Soprintendenza per i Beni Artistici e Architettonici di Caserta (per i vincoli al Ponte Romano), che l’amministrazione comunale di Riardo troverà molto recettiva, a differenza di quanto avvenuto in passato, dopo il recente arresto del soprintendente Mario Pagano. Nel tentativo di raccogliere anche la posizione dell’azienda è stato contattato, senza fortuna, il responsabile delle relazioni esterne di Ferrarelle Michele Pontecorvo. Posizione che si tornerà a richiedere nei prossimi giorni. La guerra dell’acqua è solo all’inizio.
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