Avanti con il sostegno a Kiev, nessuna spinta per compromessi “inaccettabili” con Mosca. È il messaggio che Joe Biden e Emmanuel Macron consegnano al mondo al termine del loro lungo incontro nello Studio Ovale della Casa Bianca. La visita di Stato del presidente francese a Washington, la prima ospitata dall’Amministrazione Biden, ha visto prevalere il tema della guerra in Ucraina, sulla pur vastissima agenda bilaterale dei due storici alleati: dalla collaborazione nel settore aerospaziale, al nucleare civile di nuova generazione, dalla lotta ai cambiamenti climatici, al comune interesse per la stabilità dell’Africa, e del Medioriente.
“Siamo ancora una volta fratelli in armi”, ha detto il presidente francese, giunto a Washington come capofila degli alleati del G7 e dell’Unione europea di fronte all’aggressione russa. La Francia è il nostro “più antico” alleato e un “partner incrollabile nella causa della libertà”, ha replicato il presidente Usa, equiparando l’attuale alleanza anti russa a quella che nel corso della Storia ha visto tante volte, fianco a fianco, Stati Uniti e Francia.
Chi si attendeva dal vertice di Washington l’indicazione di un orizzonte temporale per la fine del conflitto è rimasto deluso, almeno ascoltando le dichiarazioni ufficiali. Già nella nota congiunta, diffusa al termine del colloquio tra i due presidenti nello Studio Ovale della Casa Bianca, veniva ribadito il “continuo sostegno alla difesa da parte dell’Ucraina della sua sovranità e integrità territoriale, compresa la fornitura di assistenza politica, militare, umanitaria ed economica per tutto il tempo che sarà necessario”.
Un concetto poi ripetuto nella conferenza stampa congiunta, dove Macron ha riferito che Stati Uniti e Francia “lavorano in stretta collaborazione col presidente Zelensky” per il “piano di pace in 10 punti che ha proposto”. Quindi, a dispetto dei tanti retroscena delle ultime settimane, relativi a possibili azioni diplomatiche sotto traccia per giungere ad un possibile compromesso, è stato lo stesso Macron a chiarire che nessuno “ha mai chiesto agli ucraini di accettare un compromesso per loro inaccettabile”.
Che la pace non sia un traguardo al momento in vista, è anche opinione di Biden. “C’è un solo modo perché la guerra finisca, ed è che Putin si ritiri, ma non vuole farlo”, ha detto il presidente Usa, ribadendo la condanna dell’“incredibile carneficina” compiuta dalle forze russe contro i civili ucraini.
“Non ho piani immediati per contattare Putin”, ha proseguito Biden rispondendo alle domande dei giornalisti. Ma, ha aggiunto, “sono pronto a parlare con Putin se c’è un interesse da parte sua a mettere fine alla guerra. In questo caso, sarei felice di sedermi al tavolo”. Nel frattempo, “è assolutamente foondamentale sostenere gli ucraini”, perché “l’idea che Putin sconfigga l’Ucraina è inconcepibile”.(LaPresse)