L’Inflaction Reduction Act (Ira)”, la legge federale degli Stati Uniti che, tra le altre cose, promuove la produzione di energia pulita all’interno del territorio americano, può portare alcuni rischi come “concorrenza sleale”, “chiusura dei mercati” e “frammentare le stesse catene di approvvigionamento critiche che sono già state provate dal Covid”. Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo discorso al Collegio d’Europa a Bruges. Von der Leyen ha sottolineato l’importanza che sia l’Ue sia gli Usa abbiano “contemporaneamente una strategia per il clima e una strategia per investimenti e crescita.
L’ lInflation Reduction Act e il Green deal europeo “includono entrambi finanziamenti per una giusta transizione. Ed entrambi includono standard normativi”, ha spiegato von der Leyen, aggiungendo però che le misure prese dagli Usa non “reindirizzando i flussi di investimento” solo da una parte. “Abbiamo tutti sentito storie di produttori che stanno considerando di ricollocare futuri investimenti dall’Europa agli Stati Uniti”, ha detto ancora von der Leyen. “Insieme possiamo rendere l’energia pulita più accessibile in tutto il mondo. E così facendo, aiuteremo anche a decarbonizzare altre economie, e guidare una giusta transizione. Ma: questa competizione deve rispettare una parità di condizioni. Ecco perché è fondamentale che la concorrenza tecnologica tra l’Ue e gli Stati Uniti sia una corsa verso l’alto per le nostre industrie su entrambe le sponde dell’Atlantico. E sono fiduciosa che l’Europa sia in una posizione di forza, per competere sui mercati globali e sviluppare le tecnologie pulite di domani”, ha affermato von der Leyen.
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