È boom di casi di influenza: con circa un “un milione gli italiani a letto” aumenta la pressione sugli ospedali e le medicine iniziano a scarseggiare sugli scaffali delle farmacie.
“Dopo il Covid e le misure per fronteggiarlo è tornata l’influenza che sta colpendo soprattutto i bambini avendo un anticipo rispetto al solito con una nuova variante, quella australiana, diversa e più virulenta”, dice a LaPresse il virologo Fabrizio Pregliasco. Il virus quest’anno colpirà “10 milioni” di persone “fino alla primavera con un momento più pesante durante il periodo delle festività. Siamo in una fase di salita verticale della curva, toccheremo il picco tra Natale e Capodanno, con molti casi. La salita dei casi “andrà a esausirsi alla fine del mese di gennaio”, ha rassicurato ancora Pregliasco.
Proprio sull’accesso al pronto soccorso di bambini si registrano “numeri record”, come spiega Anna Maria Musolino, pediatra dell’emergenza del Bambino Gesù che, negli ultimi 15 giorni, ha registrato una media di circa 400 accessi in un giorno al Pronto soccorso da parte di bambini con sintomi respiratori e influenzali a fronte dei 250 nel mese di novembre.
A preoccupare è anche la carenza di farmaci, come dice a LaPresse Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli Ordini dei farmacisti italiani (Fofi). Sono tra i 1.500 e i 2000 i farmaci che mancano sugli scaffali: antinfiammatori, antipiretici, antibiotici e prodotti per la tosse e antifebbrili per bambini a base di ibuprofene, alcuni antibiotici di uso orale e pediatrico, antipiretici e gli aereosol”.
Tra le cause di carenza ci sono anche “i problemi legati alla guerra”: c’è infatti il “problema del confezionamento, mancano le fialette di vetro, manca la lamina del blister di alluminio delle pasticche”. L’appello lanciato dalla Federazione degli Ordini dei farmacisti italiani è quello di “fare un uso consapevole dei farmaci senza andare a fare scorte inutili”.
di Valentina Bombardieri