CASERTA (Renato Casella) – Un 2022 di grande impegno per la Questura, nonostante gli organici siano “sempre gli stessi”: così si può riassumere il contenuto della conferenza stampa di fine anno tenuta ieri dal questore Antonino Messineo alla Scuola allievi agenti della polizia di Stato. Sulla possibilità che arrivino rinforzi il dirigente non si sbilancia, ma fa capire che al momento non se ne parla, anche se entro febbraio del 2023 dovrebbe aprire il commissariato di Casal di Principe. Grande attenzione sui fondi del Piano nazionale di ripresa, per evitare condizionamenti della criminalità organizzata. Nel corso dell’incontro con la stampa, Messineo ha evidenziato alcuni dati dai quali emerge la mole di lavoro svolta: 510 avvisi orali in 11 mesi (il periodo di riferimento è gennaio-novembre) rispetto ai 115 dell’anno precedente, 324 fogli di via obbligatori contro i 263 del 2021, 97 persone sottoposte alla sorveglianza speciale 97 persone contro le 42 del dato precedente. In aumento anche i divieti di accedere a manifestazioni sportive (Daspo), con 19 provvedimenti contro i 4 del 2021. Elevati anche 35 provvedimenti del cosiddetto “Daspo urbano”, più precisamente divieto di accedere ad aree urbane, che l’anno prima erano stati 10. Quanto all’esecuzione di misure patrimoniali, c’è stato un solo caso, come l’anno scorso, ma l’importo è molto maggiore: 35 milioni contro 300mila euro. Sono state denunciate all’autorità giudiziaria 185 persone contro le 93 del 2021. con 25 arresti. Quest’ultimo è uno dei pochi dati inferiori all’anno scorso (29). Lo sforzo nonostante l’organico non sia aumentato è evidente dal numero di posti di blocco allestiti, più che raddoppiato (3.578 contro 1.594). Stesso discorso per il numero di persone identificate, quadruplicato (23.717 contro 6.764) e per il numero di veicoli controllati (oltre 9700 contro circa 2000). Così come c’è un exploit del numero di passaporti rilasciati in provincia: ben 18.677 contro i 6.902 dell’anno prima.
Sono stati controllati 293 esercizi pubblici contro gli appena 17 dell’anno scorso: un aumento che comunque, ha precisato il questore, non vuole dire criminalizzare una categoria in gran parte onesta. Tanto è vero che è aumentato anche il numero di licenze rilasciate per attività commerciali di competenza del questore (203 contro 133). Cinque attività sono state sospese (erano state 2 nel 2021) in base all’articolo 100 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza (“il questore può sospendere la licenza di un esercizio, anche di vicinato, nel quale siano avvenuti tumulti o gravi disordini, o che sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose o che, comunque, costituisca un pericolo per l’ordine pubblico, per la moralità pubblica e il buon costume o per la sicurezza dei cittadini. Qualora si ripetano i fatti che hanno determinata la sospensione, la licenza può essere revocata”). Gli uffici di piazza Prefettura hanno rilasciato 939 licenze di porto d’armi, contro le 820 del 2021, ma anche opposto 64 dinieghi (l’anno prima erano stati 70).
L’ufficio immigrazione ha rilasciato oltre 23mila permessi, 3000 in più rispetto al 2021. Un dato che non ha precedenti è quello dei permessi per la gestione della crisi ucraina: oltre 3900. In aumento quasi ovunque gli arresti, con punte fatte registrare dai commissariati di Aversa (32 contro i 25 dell’anno prima) e Castelvolturno (25 contro 12) e boom di denunce al commissariato di Marcianise (226 contro le 45 del 2021).
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