Aumento delle tasse a Napoli, sì del Consiglio

L’aula approva i rincari sull’Irpef per il 2023 e ottiene il rinvio di quelli successivi

L'assessore Pier Paolo Barretta

NAPOLI – Non senza qualche scricchiolio proveniente dai banchi deluchiani, ma la maggioranza di Gaetano Manfredi ha dato prova di compattezza e approvato le delibere che prevedono i rincari sull’Irpef e sulla tassa aeroportuale. In aula l’assessore Pier Paolo Baretta ha spiegato che il Comune si è impegnato, nel Patto per Napoli, a realizzare l’incremento dello 0,1 per cento nel 2023 e un ulteriore 0,1 nel 2024, con la soglia di esenzione elevata a 12 mila euro.

I rincari Irpef e la tassa aeroportuale

“L’attesa è di 5.9 milioni di euro nel 2023 e 5,6 nel 2024, mentre l’innalzamento della soglia di reddito a 12mila euro determina la diminuzione della platea dei contribuenti pari al 10 per cento. Per oltre il 70 per cento della platea contributiva, l’innalzamento dello 0,1 per cento corrisponde ad un incremento tra 12 e 30 euro circa nel 2023 e tra 25 e 60 euro nel 2024”. La delibera prevede, poi, che si attivi anche un ulteriore 0,1 per cento, ma il Consiglio ha chiesto e ottenuto di rinviare all’anno prossimo la valutazione sugli incrementi previsti nel 2024. Sì anche all’aumento di 2 euro sulla tassa aeroportuale, nonostante la rabbia di Gesac.

Gli scricchiolii con i deluchiani

Il consigliere deluchiano Gennaro Rispoli ha sottolineato, però, “l’ennesima mancanza di dialogo e di coinvolgimento del Consiglio comunale”. E questo è un campanello d’allarme. Approvato il bilancio consolidato, che racconta di conti ancora in difficoltà ma di timidi segnali di normalizzazione. Baretta ha chiarito che “lo sforzo per il 2023 è tutto volto alla realizzazione di un programma di riforma delle partecipate che porti a un sistema all’altezza del progetto di fondo dell’Amministrazione comunale, che punta a una città efficiente, capitale del Mezzogiorno e di respiro europeo”.

Il disappunto dell’opposizione

Delusa l’opposizione. “Abbiamo avuto poco più di 36 ore per l’analisi dei dati. Poiché la relazione dei revisori dei conti è arrivata a tardo pomeriggio del 26 dicembre. In particolare chiedo all’assessore Baretta quali siano i provvedimenti assunti a fronte di debiti che ammontano a 4 miliardi e 716 milioni di euro. Debiti che sono di fatto ancora consistenti, come particolarmente alto è ancora il costo del personale. Tutti i dati contabili sono in peggioramento e quel che è più grave è che i servizi per i cittadini sono sempre più scadenti”, ha attaccato Catello Maresca. Dalla maggioranza Gennaro Esposito (Manfredi Sindaco), ha auspicato “un cambio di passo per la città, puntando all’erogazione ai cittadini di servizi adeguati”. Le tasse aumentano. E’ tempo di restituire qualcosa. All’esterno la protesta dei centri sociali, di Napoli Servizi e dei disoccupati. Nessuno va lasciato indietro.
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