Mazzata gas, forni in ginocchio

Nando (Rosso e Verde) e Alessio (Delizie di Gola)

CASERTA – “Il prezzo del gas è continuato a salire, sono mesi che le bollette aumentano ed ora cresceranno di un altro 25%: se la politica non si decide a intervenire seriamente, in poco tempo, ci sarà un tracollo per migliaia di aziende”: è terrificante la prospettiva per gli esercizi commerciali del Casertano, soprattutto per forni e panetterie, pizzerie e laboratori gastronomici, per cui la spesa delle bollette del gas rappresenta una quota consistente delle uscite mensili.

Prezzi ancora alti per il metano

Se da un lato è previsto un calo nel prezzo dell’elettricità per il metano ancora non è tempo di ribassi. Anzi, è una vera e propria mazzata quella che attende consumatori e imprenditori. Secondo la Nomisma energia, infatti, la variazione del prezzo all’ingrosso sarà di circa il 25%. Una maggiorazione di un quarto su quanto pagato fino ad oggi. Tutto ciò senza calcolare i rincari che si sono susseguiti sino ad ora. “La situazione è triste – sono le parole di Nando di Rosso e Verde – ma i rincari di gas e luce sono solo l’ultimo dei problemi. Quello principale riguarda l’aumento delle materie prime. I pomodori hanno raggiunto un prezzo elevatissimo così come anche l’olio, lo zucchero e la farina. In questo modo riusciamo a stento ad andare avanti, coprendo le spese. C’è però da dire che, ad aver danneggiato veramente i negozi di quartiere, in particolare i laboratori alimentari, è stata l’apertura di un gran numero di nuovi supermercati. Anche lì vi sono i forni ma i prodotti sono precongelati. Purtroppo molti clienti, trovandosi già lì per fare la spesa, si trovano per comodità ad acquistare il pane lì, tutto a danno dei panifici artigianali”.

Il calo degli acquisti

Gli aumenti, tuttavia, non sono l’unico problema per gli ‘artigiani della tavola’. Forni e laboratori soffrono anche a causa di un calo degli acquisti. Le famiglie, trovandosi in difficoltà, tendono a risparmiare. “L’intero settore sta soffrendo a causa di questi problemi – dichiara Alessio, di Delizie di Gola – Bisogna considerare che si patisce ancora per la stanchezza causata dalla pandemia di Covid. L’origine della crisi, però, sono i consumatori. Se le famiglie sono in difficoltà non acquistano, tagliano sulle spese non necessarie. Si tratta non di una sola crisi ma di molte problematiche che, insieme, creano un vero e proprio disastro. Una situazione per cui, il mondo della politica, sta facendo poco o nulla”. Nel capoluogo il tessuto produttivo gastronomico e alimentare, eccellenza del territorio e patrimonio culturale, soffre sotto i colpi dei rincari. Gli interventi, fino ad oggi, sono stati tutt’altro che risolutivi.
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