NAPOLI – Torna a salire la tensione a Soccavo. Ieri notte un uomo è stato ferito a colpi d’arma da fuoco. La polizia è intervenuta all’ospedale San Paolo con la massima urgenza, dopo la segnalazione dei medici. Era arrivato con mezzi propri Giuseppe Petrone, 33 anni, di Soccavo.
Gli agenti lo hanno ascoltato a caldo, per raccogliere le prime informazioni e avviare le indagini.
Ha spiegato che pochi minuti prima era in auto in via San Domenico. Qui si erano avvicinate due persone in scooter per rapinarlo. Costretto ad accostare e scendere dalla macchina. Non ci aveva pensato su due volte e aveva reagito con decisione. Aveva opposto resistenza. E subito c’era stata una colluttazione, nella quale era stato esploso un colpo di pistola: ferito a un dito della mano sinistra. I malviventi erano fuggiti a mani vuote. Poi il 33enne aveva chiesto soccorso ai passanti.
In serata i medici dell’ospedale San Paolo lo hanno dimesso con una prognosi di trenta giorni. Intanto la Scientifica si è precipitata in via San Domenico per i rilievi, ma nel sopralluogo non ha trovato bossoli. Gli agenti hanno battuto la strada palmo a palmo, non hanno trovato elementi per gli accertamenti. Cosa era successo? Ieri i poliziotti hanno visionato le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza in via San Domenico e da qui potrebbe arrivare la svolta nei prossimi giorni. Hanno esaminato a lungo il profilo del ferito: non risulta vicino alle organizzazioni criminali, che negli ultimi mesi hanno dato battaglia tra Soccavo e Fuorigrotta. Qui ci sono state forti fibrillazioni.
Le indagini sul ferimento di Petrone sono tuttora in corso. Sono state ascoltate le persone, che abitano in quel tratto di via San Domenico. Per ora gli inquirenti della Procura non escludono ipotesi, nemmeno quella di una lite in strada.
Tutte le piste sono al vaglio degli esperti della squadra investigativa del commissariato San Paolo e della Mobile della questura.
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