Proteggere le foreste e salvare la Terra

Proteggere le foreste e salvare la Terra
Proteggere le foreste e salvare la Terra

NAPOLI – Ieri il mondo ha celebrato la Giornata internazionale delle Foreste, data istituita dall’Onu per accrescere la consapevolezza del valore inestimabile di tutti i tipi di foreste e dei pericoli della deforestazione. L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha proclamato il 21 marzo come evento per celebrare e sensibilizzare sull’importanza di tutti i tipi di foreste nel 2012. I paesi sono incoraggiati a intraprendere sforzi locali, nazionali e internazionali per organizzare attività che coinvolgano foreste e alberi, come le campagne di piantagione di alberi. Gli organizzatori sono il Forum delle Nazioni Unite sulle foreste e l’ Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) , in collaborazione con i governi, la Collaborative Partnership on Forests e altre organizzazioni pertinenti nel settore. La gestione sostenibile l’uso delle risorse sono fondamentali per combattere il cambiamento climatico e per contribuire alla prosperità e al benessere delle generazioni attuali e future. Le foreste svolgono anche un ruolo cruciale nella riduzione della povertà e nel raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile, eppure, nonostante tutti questi inestimabili benefici ecologici, economici, sociali e sanitari, le foreste sono minacciate da incendi, parassiti, siccità e deforestazione senza precedenti, e l’attenzione globale purtroppo è ancora bassa.


FORESTE E SALUTE

Il tema scelto per l’edizione 2023 è “Foreste e salute”, questi spazi straordinari, infatti, danno tanto alla nostra salute: purificano l’acqua, puliscono l’aria, catturano il carbonio per combattere il cambiamento climatico, forniscono cibo e medicinali salvavita e migliorano il nostro benessere. Quando beviamo un bicchiere d’acqua, scriviamo su un quaderno, prendiamo medicine per la febbre o costruiamo una casa, non sempre facciamo il collegamento con le foreste. Eppure, questi e molti altri aspetti della nostra vita sono legati alle foreste in un modo o nell’altro.

INCENDI

La grave e ricorrente siccità causata dal cambiamento climatico provoca anche in Italia incendi boschivi più intensi, frequenti ed estesi, contro i quali l’intervento emergenziale risulta spesso inefficace nel limitare tempestivamente le fiamme. Il Wwf Italia lancia l’allarme in occasione del 21 marzo, che arriva pochi giorni prima di Earth Hour, l’Ora della Terra: evento globale che si terrà sabato e mobiliterà milioni di persone, invitandole a spegnere le luci per un’ora. Diventa essenziale affrontare il problema prima che si manifesti, attraverso adeguate strategie di prevenzione del rischio. La stragrande maggioranza degli inneschi d’incendio boschivo in Italia è dovuta proprio a scarsa conoscenza, ad esempio quando il fuoco viene impiegato come mezzo sbrigativo per sbarazzarsi di scarti agricoli o forestali.

IL PROGETTO OFF

Un nuovo progetto del Wwf Italia, chiamato OFF (acronimo di “Out Forest Fires” ovvero “incendi boschivi assenti”), mira a ridurre il richio roghi e a proteggere le foreste. Il progetto, della durata di 18 mesi e finanziato per l’80% da Fondazione Cariplo, prevede il coinvolgimento di alcune amministrazioni comunali e comunità montane limitrofe alla Riserva Naturale Regionale, Oasi Wwf e Zona Speciale di Conservazione della Rete Natura 2000 “Valpredina – Misma” (Bergamo), e ha l’obiettivo di ridurre gli inneschi colposi d’incendio e di incentivare una gestione attiva del territorio per evitare accumuli di combustibile vegetale facilmente infiammabile. Tramite il supporto di esperti nazionali e locali del settore forestale e antincendio boschivo saranno organizzate giornate di sensibilizzazione e formazione teorica e pratica, destinate a proprietari privati dei terreni, aziende agricole, agricoltori amatoriali, cacciatori, escursionisti ed altri frequentatori delle zone interessate. Tramite la formazione verranno trasmesse e dimostrate buone abitudini e pratiche agro-silvo-pastorali da impiegare come alternativa all’uso del fuoco, oltre che attività per il riutilizzo “circolare” del materiale vegetale di scarto e per una gestione attiva di terreni abbandonati.

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