NAPOLI – Un rito tutto italiano esportato con successo a livello globale. Oggi è il World Aperitivo Day, la Giornata mondiale dedicata all’happy hour. L’evento è nato un anno fa a Milano con la sottoscrizione del Manifesto dell’Aperitivo, un vero e proprio decalogo finalizzato a disciplinare questo momento di convivialità. Rappresentanti di istituzioni, associazioni di categoria ed imprese un anno fa hanno sottoscritto i 10 principi fondanti dell’aperitivo, e tra le regole c’è anche spazio per la tutela dell’ambiente.
IL MANIFESTO
Il decalogo racconta la storia e anche il futuro di questo amatissimo appuntamento tricolore. Il primo punto descrive il costume: l’aperitivo è un rito originale della tradizione italiana che accosta a una bevanda un prodotto alimentare o una preparazione gastronomica ad essa abbinata. Al secondo punto troviamo la parentesi temporale: l’aperitivo si tiene in due momenti diversi della giornata, sia nella vita domestica, che nei luoghi di consumo: prima del pranzo e prima della cena, non divenendo un sostitutivo dei due pasti. Al terzo punto si sottolinea l’italianità: per garantire lo spirito italiano di questo attimo di gusto, l’aperitivo deve essere Made in Italy almeno al 50%, ovvero almeno la metà degli ingredienti utilizzati per l’abbinamento deve essere prodotta in Italia e l’origine italiana dei prodotti impiegati deve essere garantita attraverso una tracciabilità della filiera di produzione. La quarta e la quinta regola danno spazio alla fantasia: l’accostamento tra le bevande e i prodotti alimentari, che deve lasciare spazio alla creatività di chi lo realizza, deve valorizzare gli ingredienti e trasformare l’assaggio in esperienza, stimolando un’occasione di racconto dei prodotti italiani. La qualità dell’aperitivo non è misurata dalla quantità del beverage o del food somministrato, ma dalla qualità della proposta di abbinamento e dei singoli elementi che lo compongono, che diviene garanzia per il consumatore. Al sesto punto la tradizione nostrana e la contaminazione: l’aperitivo è l’occasione per accostare il mondo delle bevande, dei prodotti agroalimentari e della cucina italiana alle tradizioni del beverage, del food e delle cucine internazionali, privilegiando le best practice alimentari del mondo, tra cui la dieta mediterranea.
AMBIENTE E CULTURA
La settima regola si concentra sulla tutela ambientale: l’aperitivo è un momento nel quale sperimentare scelte sostenibili, sia dal punto di vista degli strumenti e delle tecniche di somministrazione, che nell’uso di ingredienti stagionali o prodotti da aziende caratterizzate da un’attenzione alla sostenibilità produttiva, ambientale e sociale. All’ottavo punto troviamo la diffusione e valorizzazione: un ruolo fondamentale è svolto dai luoghi e dai professionisti, che con il loro lavoro devono trasmettere l’accoglienza, la qualità, la tipicità e la creatività italiane. Infine, in nona e in decima posizione, l’elemento culturale: l’aperitivo offre una cornice conviviale per la contaminazione con altri campi della cultura, dalla musica al design, dall’arte alla moda, ed è uno strumento di divulgazione dello stile di vita e del gusto italiano che permette di creare nuove opportunità di consumo per i prodotti di origine e produzione italiana nei mercati internazionali.
APERITIVO GREEN
Per allestire un aperitivo ecologico basta davvero poco. Per prima cosa il monouso è vietato: niente plastica, meglio bicchieri in vetro e cannucce in pasta e metallo. Occhio al risparmio energetico: un aperitivo è ancora più suggestivo con le luci soffuse: un’ottima idea è utilizzare candele in cera naturale. Anche la tovaglia e le decorazioni devono adeguarsi all’etica ambientalista, quindi scegliamo tessuti sostenibili come cotone e lino, meglio evitare i prodotti usa e getta. Per quanto riguarda i protagonisti dell’aperitivo, ovvero bevande e stuzzichini, cerchiamo di evitare i prodotti del grande consumo e diamo spazio alla creatività. Evitiamo patatine, noccioline e snack confezionati, e prepariamo pizze, rustici e tartine. Per i drink scegliamo vini e birre artigianali e biologici, se vogliamo evitare l’alcol un’ottima soluzione è una gustosa centrifuga preparata con frutta di stagione e a chilometro zero.
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