MARANO – Sta per concludersi la seconda e decisiva fase delle Amministrative. Un secondo tempo, per usare una formula cara allo sport, a dir poco al vetriolo. Numerosi gli attacchi tra esponenti delle due coalizioni. Con un caso esploso negli ultimi giorni, che ha visto il centrodestra spaccato in due filoni: Fratelli d’Italia sostiene un candidato, Forza Italia l’altro.
Una questione per la quale si sono scomodati anche i vertici regionali dei meloniani, che non hanno perso un attimo prima di prendere pubblicamente le distanze dall’iniziativa in controtendenza dei rappresentanti locali. Ad ogni modo, oggi e domani gli elettori sono chiamati a compiere l’ultimo passo: chi sarà il prossimo sindaco di Marano tra Matteo Morra e Michele Izzo? Il primo, leader del Partito democratico, nell’ultima settimana ha collezionato una serie di alleanze preziose, anche con rappresentanti di schieramenti lontani anni luce dalle ideologie del centrosinistra. Morra, comunque, non è riuscito a strappare un accordo con Stefania Fanelli, che pure muove una grossa mole di voti. Fanelli si è dichiarata, infatti, neutrale. Né Izzo e né Morra nel prossimo futuro, la Fanelli ha già dichiarato di essere intenzionata e orgogliosa di essere all’opposizione.
Tornando agli sfidanti, sia Morra che Izzo parlano di un vento nuovo all’orizzonte. Marano, in effetti, è chiamata a una sfida nella sfida: mettersi alle spalle lo scioglimento per infiltrazioni mafiose nell’amministrazione. Un destino che ha segnato la città per anni. Oggi Morra e Izzo dovranno dimostrare che l’opera di ‘bonifica’ nel mondo della politica è stata portata a termine. E’ quello che vogliono i cittadini, una vera e propria svolta: liberarsi dalla morsa della criminalità organizzata, lasciare nel cassetto dei ricordi (da chiudere) i problemi di tutti i giorni, il degrado, le criticità della viabilità, e guardare a un futuro migliore. Chi la spunterà tra il centrosinistra e il mondo delle civiche? Agli elettori l’ardua sentenza.
Il duello a Torre del Greco
La corsa alla fascia tricolore nella città corallina è stata caratterizzata da alleanze politiche incerte e ritirate di sostegno, mentre l’interesse nazionale si concentra su questa sfida locale. Torre del Greco si prepara per una due giorni di intense emozioni. Gli elettori dovranno scegliere uno tra Luigi Mennella e Ciro Borriello. Uno dei due, tra qualche ora, avrà una fascia tricolore e le ‘chiavi’ del Municipio.
Si sbaglia chi pensa che si tratta di una ‘semplice’ sfida tra il centrosinistra e il centrodestra. Mennella può vantare il sostegno del fronte progressista unito, con il Partito democratico e il Movimento 5 Stelle tra le dieci liste a suo sostegno. Dall’altra parte, Borriello può contare solo sull’appoggio ufficiale di Forza Italia, rappresentata dal suo simbolo. Tuttavia, si registra la ‘ritirata’ di Fratelli d’Italia, che ha annunciato di non voler formare alcuna alleanza con il già due volte sindaco della città, a causa di una vicenda giudiziaria legata agli appalti per la raccolta dei rifiuti. Il sostegno di Forza Italia è stato sancito dall’arrivo in città del ministro degli Esteri Antonio Tajani nei giorni scorsi. D’altro canto, mercoledì scorso, il presidente della Regione Campania, il dem Vincenzo De Luca, ha partecipato a un’iniziativa elettorale, l’unica alla quale ha presenziato durante tutta la campagna per le elezioni amministrative, per sostenere il candidato del centrosinistra, Mennella.
Nel primo turno delle elezioni, Mennella ha ottenuto il 46,04 per cento delle preferenze, contro il 43,96 per cento di Borriello. I voti di Luigi Caldarola, che ha ottenuto l’8,62 per cento nella tornata elettorale di due settimane fa, potrebbero quindi essere determinanti per l’esito finale. Chi se li aggiudicherà? Caldarola – anche senza volerlo – potrebbe rivelarsi l’ago della bilancia del ballottaggio.
Il voto a Cercola
L’attenzione politica si concentra su Cercola, dove è in dirittura d’arrivo la competizione elettorale tutta interna al centrosinistra. I candidati in lizza per la carica di sindaco sono Biagio Rossi, sostenuto dal Movimento 5 Stelle e dalla lista FreeCercola, vicina al sindaco di Bacoli Josi Gerardo Della Ragione, e Antonio Silvano, sostenuto da Partito democratico, Partito Socialista Italiano ed Europa Verde.
Nel primo turno delle elezioni, Rossi ha ottenuto il 49,11 per cento delle preferenze, mentre Silvano ha raggiunto il 42,31 per cento. Entrambi i candidati hanno dimostrato una solida base di consensi tra gli elettori del centrosinistra, ma ora si trovano ad affrontare una competizione diretta per ottenere la vittoria finale.
Biagio Rossi può contare sul sostegno del Movimento 5 Stelle, che ha consolidato la sua presenza sul territorio con una forte base di elettori. Inoltre, la lista FreeCercola, vicina al leader di Bacoli, ha deciso di sostenere la candidatura di Rossi, contribuendo ad ampliare il suo bacino di voti. Dall’altra parte, Antonio Silvano rappresenta una coalizione di partiti di sinistra, tra cui il Partito democratico, il Partito Socialista Italiano ed Europa Verde. Questa alleanza strategica mira a unire le forze progressiste per ottenere la vittoria e garantire una guida amministrativa basata sui principi di equità e sostenibilità ambientale. La sfida a Cercola ha suscitato grande interesse e dibattito all’interno del centrosinistra locale. Entrambi i candidati si sono impegnati a promuovere la trasparenza, l’efficienza amministrativa e la partecipazione dei cittadini nel processo decisionale. Le elezioni rappresentano un’importante opportunità per la città di Cercola di scegliere il proprio rappresentante politico, che dovrà affrontare le sfide e lavorare per il progresso e il benessere dei cittadini. La corsa elettorale si avvicina alla sua fase finale e gli elettori di Cercola sono chiamati a prendere una decisione ponderata, valutando le proposte e i programmi dei candidati. La scelta del nuovo sindaco avrà un impatto significativo sul futuro della città, e sarà fondamentale per la realizzazione delle aspirazioni e delle necessità della comunità cercolana.
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