NAPOLI – La Società Italiana di Pneumologia ha incrociato i dati di diversi studi nazionali e internazionali, e i risultati sono inequivocabili: l’inquinamento atmosferico sta avendo un impatto negativo sulla salute respiratoria degli italiani. Secondo Francesco Pistelli, dirigente medico della U.O. di Pneumologia Universitaria presso l’AOU Pisana, c’è un collegamento diretto tra l’esposizione prolungata all’inquinamento e le malattie respiratorie che riducono la qualità e l’aspettativa di vita. Inoltre, il cambiamento climatico e i fenomeni meteorologici estremi potrebbero contribuire ulteriormente all’accumulo di sostanze inquinanti nell’aria. A causa di questi fattori, la SIP/IRS ha intrapreso una serie di iniziative di sensibilizzazione sulla cura dell’ambiente e sulla salute respiratoria, in collaborazione con la Federazione Italiana della Pneumologia Onlus (FIP) e l’Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri (AIPO). Oltre alle iniziative locali già realizzate in Puglia e Sicilia, in autunno riprenderà la diffusione dello spot sociale “La Salute passa attraverso un respiro” sui canali televisivi Rai.
Lo spot sociale, già trasmesso su La7 e Sky dal 23 aprile al 6 maggio e sui canali Mediaset dal 30 aprile al 6 maggio, mira a sensibilizzare gli spettatori sull’importanza della prevenzione delle patologie dell’apparato respiratorio. L’obiettivo è diffondere le informazioni principali sulle diverse patologie polmonari e aumentare la consapevolezza delle varie malattie che minacciano l’apparato respiratorio in modo silente o manifestamente. L’inquinamento atmosferico è uno dei fattori più importanti che contribuiscono all’aumento delle malattie respiratorie. Ci sono prove chiare della relazione causale tra l’esposizione all’inquinamento atmosferico e la mortalità per tutte le cause, le infezioni delle basse vie respiratorie, la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), l’asma e i tumori della trachea, dei bronchi e dei polmoni. Un recente rapporto dell’American Thoracic Society (ATS) ha concluso che l’esposizione all’inquinamento atmosferico porta alla ristrutturazione delle vie aeree, che può causare l’insorgenza di asma o BPCO e peggiorare i fenotipi asmatici dopo un’esposizione prolungata ai principali inquinanti atmosferici, in particolare le particelle fini (PM2,5) e l’ozono (O3). In Italia, studi recenti hanno fornito nuove evidenze sull’associazione tra inquinamento atmosferico e ospedalizzazione e mortalità per malattie respiratorie, non solo nelle aree urbane, ma anche in quelle suburbane. Questi studi hanno dimostrato incrementi statisticamente significativi di pazienti affetti da rinite allergica e asma a causa dell’esposizione alle particelle (17% e 25% rispettivamente) e all’anidride nitrica (NO2) (7% per entrambe le malattie), nonché di bronchite cronica/BPCO a causa dell’esposizione a NO2 (22%). È stato anche confermato che l’esposizione cronica alle PM10 aumenta il rischio di sviluppare BPCO del 2,96, mentre l’esposizione alle PM2,5 aumenta il rischio di sviluppare rinite (2,25) e produzione di espettorato cronico (4,17). Il presidente della SIP/IRS, il professor Carlo Vancheri, sottolinea che di fronte a questo scenario, il ruolo dell’organizzazione è quello di promuovere la conoscenza e la consapevolezza tra medici, cittadini e istituzioni mediante iniziative concrete. Tra queste iniziative rientra “Un albero per respirare”, un progetto in collaborazione con l’Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri (AIPO) e Legambiente, che prevede la piantumazione di 300 alberi in Puglia e Sicilia, con l’obiettivo di migliorare la qualità dell’aria e contrastare gli squilibri del cambiamento climatico. Ogni albero può compensare la produzione di 700 kg di CO2. La SIP/IRS ha anche presentato il documento “Cambiare” al recente Congresso Nazionale della Pneumologia, tenutosi ad Acireale. Il documento sintetizza in modo comunicativo gli effetti dell’inquinamento atmosferico sul clima e sulla salute, in particolare quella respiratoria. Inoltre, la SIP/IRS ha sottoscritto l’appello delle associazioni e delle società medico-scientifiche e della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (FNOMCEO) partecipanti alle Giornate Italiane Mediche per l’Ambiente (GIMA), che si sono svolte a Pisa. L’appello indica sette azioni utili per ridurre l’inquinamento atmosferico e mitigare il cambiamento climatico. In conclusione, il presidente Vancheri sottolinea che è fondamentale prendere consapevolezza del danno alla salute causato dall’inquinamento atmosferico. Nonostante sia un’entità invisibile e intangibile, l’inquinamento atmosferico causa numerose morti premature che possono e devono essere prevenute. La SIP/IRS continuerà a svolgere un ruolo attivo nello stimolare la conoscenza e la consapevolezza attraverso le sue iniziative e lo spot sociale “La Salute passa attraverso un respiro”, che contribuisce a diffondere un messaggio chiaro sull’importanza della prevenzione delle malattie respiratorie.