Carichi di droga dalla Francia per rifornire le piazze del clan

Nicola Garofalo, Antonio Lanza, Giosuè Fioretto

CASAL DI PRINCIPE – Comprare grandi quantitativi di droga a prezzi vantaggiosi per poi rivenderla al dettaglio nelle piazze di spaccio dell’Agro aversano e del Litorale domizio: è uno dei compiti, dicono gli inquirenti dell’Antimafia, che Nicola Garofalo, alias Badoglio, Antonio Lanza, detto Piotta, e Giosuè Fioretto, ex cognato del boss Cicciotto ‘e mezzanotte, avrebbero svolto per conto del clan Bidognetti.

Traffici dalla Francia

La recente attività investigativa condotta dai carabinieri di Aversa ha fatto emergere un canale di approvvigionamento di stupefacenti che avrebbe sfruttato il gruppo mafioso alquanto insolito: non i Paesi Bassi, non l’Est Europa e neppure l’Africa, che in tema di narcotici sono ‘fonti classiche’. Ma la Francia. La persona che avrebbe messo in contatto Badoglio con il fornitore d’oltralpe sarebbe stato un suo familiare. Come ci sarebbe riuscito? Perché intratteneva rapporti di frequentazione con un 64enne residente a Castelvolturno che ha un cognato che vive in Francia, ovvero la persona che avrebbe garantito lo stupefacente agli uomini della cosca. I militari dell’Arma hanno documentato anche il suo arrivo in provincia di Caserta per organizzare l’arrivo del carico di droga.

Le indagini

L’indagine sugli ipotizzati contatti con i francesi per garantire alla mafia casalese la droga da rivendere al dettaglio nelle varie piazze che controlla è ancora in corso: questo spaccato sui nuovi canali che avrebbe sfruttato il clan per avere lo stupefacente sono emersi durante l’attività investigativa, coordinata dalla Dda di Napoli, sfociata lo scorso novembre in 37 misure cautelari, tesa a colpire la cosca Schiavone, guidata, secondo l’Antimafia, da Giovanni Della Corte, e quella Bidognetti, controllata da Gianluca, figlio del boss Francesco. Tra gli indagati finiti in cella ci sono Garofalo, di Frignano, Lanza, di Lusciano, diventato collaboratore di giustizia, e Fioretto, residente a Mugnano di Napoli.
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