NAPOLI (gp) – Attesa per il contratto. Il mondo del lavoro, Jobs act o no, vive un momento difficile per quanto riguarda. L’Istat nei giorni scorsi ha fatto sapere che nel periodo gennaio-marzo sono stati recepiti sette contratti collettivi mentre sei sono scaduti. Alla fine di marzo gli accordi riguardano 8,4 milioni di dipendenti (65,1% del totale) e corrispondono al 62,1% del monte retributivo.
L’attesa dei contratti
In attesa di rinnovo ce ne sono ben 33, per 4,5 milioni di dipendenti. “L’attesa del rinnovo per i lavoratori con il contratto scaduto è in media di 70,9 mesi. L’attesa media calcolata sul totale dei dipendenti è di 24,8 mesi, in diminuzione rispetto a un anno prima (27,8). A marzo l’indice delle retribuzioni contrattuali orarie è aumentato dello 0,2% rispetto al mese precedente e dell’1,0% nei confronti di marzo 2017. Complessivamente, nei primi tre mesi del 2018 la retribuzione oraria media è cresciuta dello 0,8% rispetto al corrispondente periodo del 2017”, si legge nel documento fornito dall’Istituto di statistica. C’è ancora molto da fare per garantire un livello occupazionale accettabile. Da parte del prossimo governo sarà necessario occuparsi di queste istanze da troppo tempo sospese. Il mondo del lavoro ha bisogno di andare oltre i provvedimenti degli ultimi anni, altrimenti risalire la china e gestire il peso dell’inflazione sarà molto dura. Per tutti.
