NAPOLI – La riforma delle Province molto difficilmente andrà in porto in tempo per far votare i cittadini l’anno prossimo. Lo nota il deputato di Fdi Gimmi Cangiano, appena nominato vicepresidente della commissione bicamerale Ecomafie.
Da vicepresidente della Commissione, su quali temi vorrebbe puntare per la Campania?
A nessuno sfugge quanto sia sempre stato un problema endemico della Campania l’esistenza di una criminalità organizzata dedita ad avvelenare e martirizzare i nostri territori, in particolar modo quelli tristemente noti come Terre dei Fuochi. Reati ambientali ed ecomafie hanno penalizzato la nostra economia e minato la nostra salute. L’idea è partire da qui: dal controllo, dalla prevenzione e dalla bonifica. Integrando un’azione sinergica mirata ad una sana gestione del ciclo dei rifiuti e ad una economia ad impatto ambientale pari a zero, utilizzando le ingenti risorse dedicate dal Pnrr. Le parole d’ordine saranno controllo, prevenzione e innovazione. Con una ferma intransigenza nei confronti di chi continuerà a non rispettare leggi e vite umane.
L’assemblea di Fdi in corso di svolgimento è caratterizzata da alcune polemiche. Cosa pensa dell’incarico di responsabile della segreteria politica ad Arianna Meloni? Non sarebbe stato meglio evitarlo per questioni di opportunità? E sul cumulo di incarichi a La Russa (anche se poi non ha presieduto i lavori)?
Solo chi non conosce Arianna Meloni può pensare che l’incarico ricevuto le derivi dall’essere la sorella del Premier Meloni o la moglie del Ministro Lollobrigida. Arianna viene dalla militanza. Dalla politica attiva delle sezioni giovanili prima e di partito poi. C’è sempre stata. Le sue radici sono salde e profonde. Ed il suo incarico, per noi che la conosciamo da sempre, non è soltanto meritato. Ma è anche motivo di serenità, garanzia e trasparenza nella gestione amministrativa di Fratelli d’Italia, il primo Partito oggi in Italia. Discorso analogo per La Russa. Che è sempre stato attivo ed ha sempre saputo gestire contemporaneamente più incarichi. Non mi preoccupa un ruolo che aveva comunque già prima dell’Assemblea Nazionale svolta stamane. Poi una eventuale fase congressuale potrà vederlo fare scelte diverse. Ma per sua volontà. E non certo per motivi di opportunità o meno.
Per la riforma delle Province i tempi sono stretti. Si tornerà a votare con il sistema Delrio?
Purtroppo i tempi per l’approvazione della Legge che vedrà finalmente le Province elette dai cittadini e non determinate a livello esclusivamente politico, non sono brevissimi. La legge allo stato attuale è infatti ancora incardinata al Senato. Per cui, nonostante il rammarico di un sistema elettorale che non ritengo democratico, credo che molte Province verranno rinnovate con la legge Delrio. Sperando possa essere l’ultima volta che sentiremo parlare di elezioni di II livello.
In vista delle Europee quanti parlamentari può realisticamente fare eleggere Fdi nella circoscrizione Sud?
Fratelli d’Italia è saldamente il primo Partito in Italia. Con percentuali che oggi ci danno a sfiorare il 32%. Va da sé che ci aspettiamo un risultato veramente e numericamente importante. Anche se, come nostro solito modo d’agire, più che ai numeri noi stiamo lavorando alla formazione di liste che possano esprimere competenza, professionalità e radicamento con i territori.
Secondo lei come dovrebbe regolarsi Fdi per gli accordi alle Europee? Dovrebbe seguire Salvini che vuole l’intesa con la Le Pen o Tajani che nega questa possibilità?
Alle prossime elezioni europee ci sarà una novità politica, destinata a cambiare gli equilibri: l’affermazione del polo conservatore. Ogni ragionamento sulle alleanze fatto prima delle elezioni è privo di senso, siamo concentrati verso l’obiettivo che è quello di riformare l’Unione europea. L’unica cosa certa che posso dirle è che sicuramente non faremo alleanze con i socialdemocratici.
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