ROMA – Ieri, sui muri di vicolo del Barbuccio a Roma, è stata realizzata un’opera dall’artista Harry Greb: essa rappresenta Sergio Mattarella negli abiti di San Francesco, circondato da animali selvatici. Uno dei lupi mostra al pubblico una pergamena che recita: “La Repubblica tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali”. L’effigie ha dato inizio a una mobilitazione nazionale che vede protagonista l’associazione Lav (rappresentata dalla volpe, che ne indossa il logo), e che chiede al Presidente della Repubblicadi richiamare l’attenzione del Parlamento e del Governo sull’articolo 9 della Costituzione. A gennaio 2023 è stato approvato l’emendamento “caccia selvaggia”, che consente ai cacciatori l’ingresso in città e nei parchi. Questo ha impedito il rispetto della Legge 157/92, che permetteva una seppur limitata tutela della fauna selvatica. Ad oggi, per i Tar è diventato difficile sospendere i calendari venatori quando violano le norme europee volte a salvaguardare le specie cacciabili a rischio. Inoltre, questa legge aggira il divieto di utilizzo di munizioni al piombo altamente inquinanti nelle zone umide. “Sono onorato che la Lav abbia pensato a me e alla mia arte per una battaglia così importante e giusta. Credo fermamente che i propositi espressi nell’articolo 9 della Costituzione siano un passaggio fondamentale per la nostra vita e quella delle future generazioni. È per questo che sono grato alla Lav di avermi coinvolto in questa campagna. Dovremmo imparare dagli animali come custodire e proteggere ciò che ci circonda, sembra che lo abbiamo dimenticato”, ha dichiarato l’artista Harry Greb.
Lav ha lanciato anche una raccolta firme online e offline, per fermare l’attacco della politica agli animali selvatici.
“Siamo molto felici che Harry Greb abbia deciso di affrontare questo tema con la sua arte. Quest’opera è la rappresentazione artistica di un principio fondamentale inserito da meno di due anni nella nostra Costituzione, ma che oggi è già carta straccia – ha aggiunto Massimo Vitturi, responsabile Animali Selvatici di Lav – la tutela della biodiversità e degli animali, esercitata nell’interesse della comunità internazionale, è infatti quotidianamente calpestata dalla politica nazionale per soddisfare gli interessi della lobby venatoria, una risicata minoranza di cittadini che ha una sola prospettiva: uccidere ogni giorno quanti più animali possibile”.
Gli attivisti scenderanno in piazza il 25 e il 26 novembre, e fanno sapere che i cittadini potranno sottoscrivere una cartolina che sarà recapitata al Quirinale. “Non possiamo più tollerare l’aggressione quotidiana nei confronti degli animali selvatici, utilizzati come strumento di consenso politico da parlamentari disposti a passare sopra la vita di milioni di animali e sopra l’interesse nazionale alla tutela della biodiversità pur di raggranellare qualche consenso, la nostra mobilitazione sarà la risposta di civiltà della maggioranza dei cittadini contro l’oscurantismo fatto di sangue e sofferenza imposto dal Parlamento”, conclude la Lav.
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