E’ il secondo colpo duro alla criminalità organizzata in pochi giorni, quello inferto dai carabinieri la scorsa notte, dopo l’operazione che ha permesso di fermare, su disposizione della Dda, un gruppo di quattro uomini accusati di tentata estorsione aggravata dall’agevolazione mafiosa. In totale, sono dieci le persone ritenute legate alla criminalità organizzata locale arrestate ad Afragola nell’ultima settimana. L’ultimo blitz dei militari dell’Arma ha portato all’arresto di sei persone. Tra loro anche un ragazzo di 17 anni.
I carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna, guidati dal maggiore Andrea Coratza, hanno eseguito ispezioni mirate in tre zone: via Calvanese, vicolo Maiello e al Parco Sant’Antonio, un tempo roccaforte del clan Moccia, oggi ‘tempio’ indiscusso della movida. Lo hanno fatto al termine di indagini scrupolose, ‘silenziose’, nell’ombra. Gli indagati erano sotto i riflettori da qualche mese, nello specifico dall’estate, quando ad Afragola si registrarono alcuni raid di piombo. I carabinieri iniziarono a indagare all’epoca, senza mai dare troppo nell’occhio.
Un’attività di indagine brillante che nelle scorse ore ha dato i risultati sperati. A finire in manette durante il maxiblitz sei persone tra cui un minorenne. L’irruzione dei militari è stata così rapida, ma anche discreta da non permettere alcun tentativo di fuggire. In strada i carabinieri hanno fermato due uomini che erano stati notati entrare e uscire da un portone più volte e che erano molto ‘attenti’ ad un’Alfa 147 lì parcheggiata.
Una squadra del nucleo investigativo ha iniziato le perquisizioni mentre gli altri militari sono entrati nel palazzo di via Calvanese. In quei minuti i carabinieri fanno irruzione anche nell’abitazione di via vicolo Maiello e sorprendono quattro persone, tra cui un 17enne, mentre confezionavano droga per la vendita al dettaglio tra cocaina, hashish e marijuana per un peso complessivo di un chilo. Sequestrata la somma contante di 6mila euro. In manette per spaccio sono finiti Raffaele Iorio, 41 anni, Gennaro Antonio Maiello, 49enne, Pietro Marino, 43enne, e il minore.
L’altra perquisizione ha permesso invece di rinvenire e sequestrare a carico dei due fermati in strada un kalashnikov con relativo munizionamento che era nascosto in auto. Trovate poi anche due pistole con il relativo munizionamento, parliamo di un centinaio di proiettili di vario calibro, nascoste nel sottotetto dell’abitazione di via Calvanese. Rispondono di armi Giordano Oreste, 38 anni, e Ciro Iorio, 47enne. Gli Iorio sono soprannominati i ‘Mazzetti’. Si tratta di una famiglia a vocazione criminale da tempo attenzionata dalle forze dell’ordine. E’ evidente che il vuoto di potere, lasciato dai Moccia, che da afragolesi doc sono ‘reinventati’ romani, interessa a più di un gruppo malavitoso.