E’ difficile scrivere un editoriale di fine anno senza scadere in frasi fatte o facili ipocrisie. Cosa sia stato questo 2023 che sta per chiudersi lo sappiamo perfettamente, avendolo noi raccontato e voi letto da queste colonne. Vi risparmierò i riassunti e, soprattutto, i bilanci: ognuno di noi ne farà di personali, e quello conta. Posso però, utilizzando il mezzo che più mi è congeniale, la parola, provare a fotografare il momento. E voglio sceglierla guardando il bicchiere mezzo pieno, perché a lamentarsi sono bravi tutti, a scorgere il sole tra le nuvole solo i coraggiosi. E alle nostre latitudini, permettetemi, di coraggio ne abbiamo da vendere.
“Impegno” è la parola chiave del 2023 e quella che dovrà accompagnarci per tutto il 2024. Tanti impegni sono stati presi, dalla politica, da chi provvede alla nostra sicurezza e al nostro benessere, e vogliamo vederli realizzati. Il tempo delle promesse è finito. Due dei fatti di cronaca più dirompenti di quest’anno, gli stupri al Parco Verde di Caivano e gli omicidi di GiòGiò Cutolo e Francesco Pio Maimone, hanno prodotto, in mezzo al dolore e all’orrore, un dispiegamento di mezzi senza precedenti. Si vedono già i primi frutti, ma il governo non si fermi: rispetti l’impegno che ha preso. Solo qualche giorno fa, la Regione ha sbloccato l’impasse su un’opera strategica non solo per la nostra terra ma per tutto il Mezzogiorno: l’utilizzo civile dell’aeroporto di Grazzanise. De Luca, e tutti i nostri parlamentari, di ogni colore politico, non si fermino: non meritiamo ancora una delusione. Ci sono decine di vertenze lavorative aperte, i sindacati non si fermino: facciano gli interessi dei lavoratori, però, non delle aziende.
Chiunque abbia preso un impegno, sappia che è controllato a vista: perché neanche ‘Cronache’ si ferma e non farà sconti a nessuno, come sempre. “Impegno” non è “promessa”. L’impegno costruisce regole e principi che evitano il conflitto, l’abuso, il sopruso. L’impegno realizza il bene collettivo. Quello che ci meritiamo finalmente tutti. Auguri a noi.
