Medioriente, 40 razzi e droni lanciati da Libano verso nord di Israele

Nella giornata di ieri una massiccia ondata di razzi e droni è stata lanciata dal Libano verso il nord di Israele, colpendo la regione della Galilea e le alture del Golan. Secondo le Forze di Difesa Israeliane (Idf), circa quaranta razzi e diversi droni hanno attraversato il confine libanese, con alcuni droni che sono stati intercettati dalle difese aeree israeliane. Complessivamente, oltre 115 razzi sono stati lanciati dal Libano nel corso della giornata, segnando una delle più gravi escalation nella regione degli ultimi anni.

L’attacco ha messo in allerta la popolazione civile del nord di Israele, con le sirene d’allarme che hanno suonato in numerose città e villaggi, costringendo migliaia di persone a cercare rifugio. Le autorità israeliane hanno riferito che, nonostante il numero elevato di razzi, i danni materiali sono stati contenuti grazie all’efficacia del sistema di difesa aerea Iron Dome, che ha intercettato una parte significativa dei proiettili in arrivo.

Il lancio di razzi dal Libano rappresenta un’escalation significativa nel contesto delle tensioni già alte tra Israele e le milizie attive nella regione. Sebbene non sia ancora chiaro quale gruppo sia responsabile degli attacchi, in passato le milizie filo-iraniane, come Hezbollah, hanno lanciato razzi contro Israele dal territorio libanese, aumentando il rischio di un conflitto su larga scala.

L’Idf ha risposto agli attacchi con raid aerei e bombardamenti di artiglieria contro obiettivi militari nel sud del Libano, dichiarando di voler inviare un forte messaggio ai responsabili. Le autorità israeliane hanno anche sottolineato che non tollereranno ulteriori attacchi contro il proprio territorio e che sono pronte a prendere tutte le misure necessarie per proteggere la popolazione civile.

Il governo israeliano ha convocato una riunione di emergenza del gabinetto di sicurezza per discutere le prossime mosse, mentre le Nazioni Unite e altri attori internazionali hanno espresso preoccupazione per l’escalation e hanno invitato tutte le parti a esercitare moderazione per evitare un conflitto su larga scala.

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