Terzigno: arrestato un 35enne per truffa dello ‘specchietto’

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Le truffe assumono forme sempre più articolate e pericolose. Dall’inganno agli anziani al phishing, le tecniche si moltiplicano, sfruttando la vulnerabilità delle vittime. Tra queste, la classica truffa dello “specchietto”, che si basa sulla simulazione di un danno all’auto per ottenere denaro. Ieri sera, a Terzigno, si è consumato un episodio di questo tipo, con una variante minacciosa.

Un uomo ha avvicinato un automobilista, lamentando un danno al paraurti e allo sportello della sua auto, presumibilmente causato dalla vittima. Proposto un accordo informale per evitare l’intervento delle assicurazioni, di fronte alla titubanza della vittima, il truffatore ha alzato i toni, passando alle minacce e brandendo un cric come deterrente.

Fortunatamente, in quel momento sono intervenuti i Carabinieri della stazione di Terzigno. L’uomo, identificato come Bruno Abbruzzese, 35enne del luogo già noto alle forze dell’ordine, ha tentato la fuga, ma è stato bloccato. La testimonianza della vittima e la scoperta di un barattolo di cera nera nell’auto del 35enne, verosimilmente utilizzata per simulare i graffi, hanno chiarito la situazione.

Abbruzzese è stato arrestato con l’accusa di tentata estorsione e truffa ed è ora in carcere in attesa del giudizio. L’episodio di Terzigno rappresenta un ulteriore monito sulla necessità di prestare attenzione e di non fidarsi di situazioni sospette, anche se apparentemente di lieve entità. La prudenza, in questi casi, è sempre la migliore alleata.

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