Uomo carbonizzato a Vairano: rubò una mattonella alla Reggia di Caserta e non solo

Ciro Canale e la foto del furto

CASERTA – Rubò una piastrella dal pavimento di una sala ottocentesca della Reggia di Caserta impossessandosi di un pezzo unico del Palazzo Vanvitelliano, ma venne identificato e denunciato, mentre il maltolto fu restituito alla Reggia dai carabinieri. Ciro Canale (CLICCA QUI PER LEGGERE CHI E’) finì nei guai per il singolare furto commesso il 16 marzo di due anni, fu identificato il successivo mese di aprile. Erano da poco trascorse le 15 dello quando le telecamere di sorveglianza della Reggia di Caserta, poste lungo il percorso che attraversa gli appartamenti reali, ripresero la scena del furto. L’uomo, entrato come visitatore solitario del Palazzo Reale, nell’attraversare la porta d’ingresso che introduce nella Sala delle Battaglie, situata nell’ala ottocentesca, calpestò una mattonella staccatasi dal pavimento. Ci pensò, ritornò indietro di qualche passo, si abbassò e prelevò il “souvenir” nascondendolo in una busta gialla per poi proseguire la visita. Alla chiusura, il coordinatore del servizio di vigilanza del sito museale, nell’effettuare il giro di controllo, si accorse del furto ed avvisò la direttrice che informò i carabinieri della Compagnia di Caserta, i quali effettuarono i rilievi ed acquisirono le immagini del sistema di videosorveglianza.

Attraverso la visione del video, i militari dell’Arma riuscirono a risalire all’identikit dell’ignoto autore. Scattò così la caccia all’uomo prima che il manufatto potesse essere venduto sul mercato nero. L’autore del furto, rintracciato e bloccato, fu sottoposto a una perquisizione domiciliare nel corso della quale fu rinvenuta la preziosa piastrella che aveva catalogato e conservato all’interno di una busta in plastica. L’allora capitano Pietro Tribuzio, che rivestiva l’incarico di comandante della Compagnia Carabinieri di Caserta, potette così riconsegnare alla direttrice Tiziana Maffei la piastrella recuperata in modo tale da essere ricollocata nella meravigliosa sala ottocentesca. L’uomo, denunciato, dovette rispondere del reato di furto di beni culturali. Dalle ulteriori indagini emerse poi che Canale aveva rubato oggetti preziosi anche all’estero; infatti, nel corso di altre perquisizioni i carabinieri della Sezione operativa della Compagnia di Caserta sequestrarono numerosi cimeli nascosti in una cassa di legno, tra monete, targhe commemorative e frammenti di statue, confezionati separatamente, insieme a cataloghi riconducibili a siti culturali; tra gli oggetti rubati emerse la targa sottratta dal mezzo busto intitolato a John Ray ed esposto presso il British museum di Londra, e una seconda in bronzo sottratta dal Guards crimean war memorial, situato sempre a Londra in piazza Waterloo. Nel febbraio 2024 Canale fu dunque nuovamente denunciato per furto di opere d’arte.

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