Rifiuti interrati a Casal di Principe, niente piano di bonifica

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CASAL DI PRINCIPE – Rifiuti interrati, la città resta fuori dalle bonifiche del governo riservato alle discariche. Il commissario del Pd Renato Natale chiede al sindaco di convocare una conferenza dei servizi in Comune per chiedere l’intervento dello Stato in relazione alla bonifica. La richiesta del commissario della locale sezione del Pd, ex sindaco di Casal di Principe, nasce dalla recente decisione del Tribunale dei diritti umani europeo di condannare lo Stato italiano, per non essere intervenuto in modo efficiente ed efficace nell’area della Campania, definita “Terra dei fuochi”, area entro cui è ricompreso il territorio di Casal di Principe. “Il Governo italiano ha nominato un commissario governativo in ossequio a quanto stabilito dal Tribunale europeo, con il compito di governare l’intero processo di bonifica dell’area interessata, che a seguito di tale nomina, registriamo un comunicato della Regione Campania che si dichiara pronta a collaborare con la gestione commissariale mettendo a disposizione strutture, finanze ed esperienza” si legge nella richiesta di Natale. Poi si legge ancora: “Nella giornata di giovedì veniamo a conoscenza di un importante incontro della Commissione parlamentare ambiente, tenutosi presso il Real Sito di Carditello, a cui hanno partecipato numerosi parlamentari dell’area interessata, il commissario governativo per la terra dei fuochi, ma, come si è visto dalle immagini trasmesse in Tv, anche parroci e dirigenti di società pubbliche, ma non l’amministrazione comunale di Casal di Principe (almeno non ne abbiamo ricevuto notizia) con all’ordine del giorno la strategia da mettere in campo per arrivare entro 20 giorni (tempo stabilito dal governo) ad avviare le necessarie opere di bonifica del territorio”. Poi nella richiesta si legge: “Chiedo al sindaco di Casal di Principe, come mai non era presente all’incontro odierno presso il Real sito di Carditello, se ciò è avvenuto perché non invitato (cosa di per sé grave) o perché impegnato in altre vicende (cosa che sarebbe ancora più grave). Considerato inoltre che è fondato la preoccupazione che l’attenzione mediatica data a realtà come Giugliano, Caivano ed Acerra, possa far sottovalutare la situazione di Casal di Principe, dove insistono siti che, da fonti giudiziarie, risulterebbero essere stati utilizzati in passato per seppellire rifiuti tossici provenienti da realtà industriali del paese, cosa del resto più volte denunciata da movimenti e formazioni politiche locali, in manifestazioni pubbliche (si ricordi quella denominata Stop biocidio del 2015), ed in vari documenti sottoscritti da numerose organizzazioni sociali, e poi dall’amministrazione comunale guidata dalla commissione straordinaria negli anni fra il 2012 e il 2014 e successivamente da quella guidata dal sottoscritto”. Poi la richiesta: “Si propone la convocazione da parte sua di una specifica conferenza dei servizi con la presenza del commissario straordinario per la bonifica di Terra dei fuochi, l’assessorato all’ambiente della Regione Campania, i rappresentanti dell’Arpac e dell’azienda sanitaria locale per definire e stabilire le azioni più utili per chiarire la tipologia e quantità dei rifiuti seppelliti nel nostro territorio, e le modalità, le risorse, ed i tempi certi per la definitiva bonifica dei siti individuati”.

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