La camorra a Napoli. Ponticelli, i De Micco temono l’accerchiamento

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NAPOLI – Le indagini proseguono dopo l’arresto del latitante Fabio Riccardi, considerato dagli inquirenti un uomo di punta dei De Micco-De Martino. Secondo le ultime informative della questura, i ‘Bodo’ fiaccati dalle inchieste e dagli arresti temono il ritorno dei De Luca Bossa-Minichini e hanno avviato una offensiva preventiva nelle palazzine del Lotto 0: è stata accerchiata la roccaforte dei De Luca Bossa. I rivali dei ‘Bodo’ ora sono nel mirino dei gruppi di fuoco. Nessun passo falso, anzi nessun passo in avanti.
I De Micco-De Martino sanno che al primo tentennamento i nemici storici sarebbero pronti a riprendersi il territorio. Non sarebbe la prima volta nel quartiere Ponticelli. Qui ad ogni blitz importante saltano gli equilibri e le cosche rimettono tutto in gioco: si apre un nuovo fronte bellico per stabilire i nuovi confini. Accade spesso. E potrebbe succedere ancora. Non è un caso: anche il gruppo un tempo guidato da Marco De Micco tempo fa aveva approfittato di una maxi retata contro i De Luca Bossa, per prendere il controllo delle palazzine popolari. Marco De Micco fu arrestato nell’aprile 2022. Mentre a ottobre ci sono stati sessanta arresti tra i De Micco-De Martino. L’altro ieri è stato fermato Fabio Riccardi, indicato dai carabinieri come un esponente di spicco del gruppo. E adesso la catena di comando comincia a scricchiolare. Il 42enne è stato trovato in un appartamento in via Ungaretti. Riccardi era destinatario di due diversi provvedimenti cautelari emessi lo scorso ottobre e novembre dal Tribunale di Napoli su richiesta della locale direzione distrettuale antimafia e si era reso irreperibile. L’uomo deve rispondere dei reati di tentata estorsione e sequestro di persona aggravati dal metodo e dall’agevolazione mafiosa.
Il latitante è stato trasferito nel carcere di Secondigliano a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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