Droga da Dubai a Napoli: maxi sequestro

Nel bagaglio da stiva trovati 23 chili di marijuana: l’uomo è stato arrestato

237

NAPOLI – Blitz all’aeroporto di Capodichino: sequestrati 23 chili di marijuana appena sbarcati a Napoli. Gli agenti hanno sottoposto a controllo un cittadino malese in arrivo da Dubai.
Gli operanti, coadiuvati dalla segnalazione dell’unità cinofila della Guardia di Finanza, hanno deciso di approfondire la verifica ed estenderle ai bagagli da stiva trasportati, all’interno dei quali il passeggero nascondeva 22,7 kg di sostanza stupefacente tipo marijuana.
La sostanza risultava imballata in buste sottovuoto di cellophane trasparente e avrebbe dovuto essere immessa sul mercato illecito, probabilmente per i clan nell’area nord della città. Il responsabile è stato tratto in arresto per traffico di sostanze stupefacenti – ai sensi dell’art. 73 D.P.R. 309/1990 – e condotto presso la casa circondariale di Poggioreale nel capoluogo partenopeo.
Il blitz è scattato nell’ambito dell’attività di contrasto al traffico di sostanze stupefacenti. La compagnia della Guardia di Finanza di Capodichino, l’Ufficio di Polizia di
Frontiera Aerea di Napoli nonché l’Ufficio dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli S.O.T. Aeroporto di Capodichino hanno sottoposto a un controllo il cittadino malese in arrivo da Dubai. Gli investigatori lo monitoravano da giorni e sapevano che sarebbe arrivato a Napoli: così hanno predisposto un intervento interforze nel terminal.
La sostanza era stata imballata in buste sotto vuoto e gli investigatori sono certi che sarebbe stata divisa in più partite, prima di essere smistata nelle piazze di spaccio. Gli inquirenti sospettano che i destinatari siano le cosche nell’area nord della città, che gestiscono il narcotraffico, spesso anche per conto dei cartelli nel centro storico. Ma gli investigatori sono stati più veloci e hanno intercettato il carico di stupefacenti.
Le indagini sono tuttora in corso sui contatti e le frequentazioni dell’uomo arrestato: sequestrato il telefono cellulare, per verificare gli ultimi contatti. Chi doveva incontrare una volta arrivato a Napoli?
Gli investigatori subito dopo il sequestro hanno inviato una dettagliata informativa alla procura della Repubblica, che coordina le indagini. Non solo. Dopo il sequestro sono stati effettuati controlli anche all’esterno dell’aeroporto, per verificare la presenza di pregiudicati e persone sospette.
Una corsa contro il tempo per le forze dell’ordine, per capire a chi fosse destinato lo stock di droga. Al momento sul tavolo della Procura ci sono diverse ipotesi. Riflettori sui grossi ‘cartelli’ dell’area nord, che gestiscono il narcotraffico: dagli Scissionisti degli Amato-Pagano, ai Licciardi, alla Vanella Grassi, al nuovo clan del Quartiere 167. Gli accertamenti della Procura vanno in questa direzione.
Gli inquirenti sono certi che fosse stato pianificato l’acquisto di una grossa partita di marijuana. Non solo. Probabilmente lo stock era stato frazionato al momento del trasporto a Napoli, per evitare i controlli incrociati delle forze dell’ordine. Dunque con ogni probabilità sono arrivate diverse partite di stupefacenti quasi contemporaneamente. L’operazione testimonia l’impegno costante della polizia di Stato, della Guardia di Finanza e dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli a tutela e salvaguardia della collettività e di contrasto ai traffici illeciti di ogni genere.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome