NAPOLI – Assolti Tony Colombo e Tina Rispoli. Condannato a venti anni Vincenzo Di Lauro, figlio del capoclan Paolo Di Lauro, ciruzzo ’o milionario. Arriva la sentenza dopo il processo con il rito abbreviato: il gup ha assolto il cantante e la moglie, accusati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di concorso esterno in associazione mafiosa. Il dispositivo letto nell’aula bunker del carcere di Poggioreale. Erano stati arrestati nell’ottobre 2023 nell’ambito di un’indagine della DDA sulle attività del clan Di Lauro. L’inchiesta, durata quattro anni, si era concentrata sul ruolo di Vincenzo Di Lauro.
Il pubblico ministero aveva chiesto 9 anni di carcere per Colombo e Rispoli, e 20 anni per Vincenzo Di Lauro. Quest’ultimo è stato condannato, mentre la coppia è stata assolta.
Colombo e Rispoli erano stati scarcerati nei mesi scorsi ed erano ai domiciliari. I loro avvocati, Sergio Cola, Alfredo Sorge e Andrea Imperato, hanno espresso soddisfazione per la sentenza, sottolineando i danni subiti dalla carriera artistica di Colombo a causa dell’inchiesta. Il pronunciamento ha avuto come reazione l’immediata scarcerazione della coppia. Lo scorso 31 gennaio il cantante era stato scarcerato e posto ai domiciliari a Gaeta, idem la moglie.
La reazione della coppia all’assoluzione è arrivata immediatamente tramite i canali social di Tony Colombo. Sotto una foto che annunciava la notizia, Colombo ha scritto: “Ringraziamo gli avvocati per la difesa. La verità viene sempre a galla”. La stessa frase è stata pubblicata sul profilo Instagram di Tina Rispoli. Tony e Tina furono fermati dal Ros, il raggruppamento operativo speciale dei carabinieri, il 17 ottobre 2023 insieme a 25 persone, per una articolata indagine su presunte attività imprenditoriali e finanziarie del clan di Lauro, un tempo egemone a Secondigliano. Le indagini si erano concentrate sulla rete di affari di Vincenzo Di Lauro, che dopo la scarcerazione aveva avviato una carriera imprenditoriale. Se per Colombo e Rispoli il processo si è chiuso con un’assoluzione, non è stato così per altri imputati. Tra questi Raffaele Rispoli, fratello di Tina, condannato a 16 anni e 8 mesi di reclusione. Per lui il pm aveva chiesto una pena di vent’anni.
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