NAPOLI – Ieri mattina il blitz degli uomini della Squadra Mobile guidati dal capo Giovanni Leuci e dal vice questore Peppe Sasso. Undici arresti più la richiesta di un mandato di arresto europeo per un indagato attualmente detenuto in Francia. Partendo dalle indagini sull’uccisione di Antonio Gaetano, il reggente del clan Esposito-Calone-Marsicano avvenuta nel marzo del 2023, gli investigatori sono riusciti a ricostruire la faida tra gli eredi dei Mele e la cosca dei Carillo per il controllo degli affari illeciti nel quartiere di Pianura. Ieri catturati capi e gregari dei due sodalizi criminali. Gli indagati rispondono a vario titolo di associazione di stampo mafioso, omicidio ed estorsione aggravati dal metodo mafioso e associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, detenzione e porto abusivi di armi da fuoco.
Durante le indagini, inoltre, è emerso che gli ultimi tempi nella periferia Ovest di Napoli aveva fatto capolino un altro gruppo riconducibile ai Carillo, quello dei Cuffaro. La guerra tra clan a Pianura è scoppiata soprattutto per il controllo delle piazze di spaccio con gli eredi dei Pesce-Marfella a dettare legge per quanto riguarda la droga tra le palazzine di edilizia popolare. All’epoca dell’omicidio di Antonio Gaetano il gruppo dei Carillo gestiva una fiorente attività di traffico e vendita al dettaglio di sostanze stupefacenti, attraverso il controllo delle numerose piazze di spaccio operanti sul territorio di Pianura. Al riguardo, tali attività di spaccio furono anche video-documentate da un noto programma televisivo attraverso filmati – acquisiti dagli inquirenti agli atti del procedimento – che riprendevano le fasi della cessione della droga e ritraevano chiaramente alcuni degli indagati mentre erano intenti nel confezionamento e nella distribuzione delle sostanze illecite.

